Verde e azzurro - iii
Data: 24/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Doctor_S, Fonte: Annunci69
... lei.
Mi concessi un attimo di tregua per prendere fiato e per ammirarla: aveva gli occhi chiusi, giaceva abbandonata sulle lenzuola arrotolate, riversa con le gambe piegate in un lato e le braccia stese lungo il corpo.
Il petto si sollevava e si abbassava freneticamente. Il cuore sembrava volerle uscire dal petto. Ero soddisfatto e felice di averle dato tanto. Appagato dall’averla portata a quel livello.
Andai in bagno a darmi una pulita. Ero ancora eccitato e nella mia testa rivivevo i fotogrammi degli ultimi istanti. Il braccio era piuttosto dolorante per lo sforzo e per l’acido lattico accumulato. Che spettacolo. Mi lavai la faccia e il petto, poi mi asciugai e tornai di là. Lei intanto si era girata di lato lasciandomi godere di nuovo della vista del suo spettacolare fondoschiena.
Sembrava dormire quando mi fece:
.
risposi avvicinandomi.
le dissi stendendomi dietro di lei, abbracciandola.
e nel dirlo infilò delicatamente una mano tra di noi per prendere il mio membro che le premeva sul culo
continuò, mentre mi guidava di nuovo nelle sue grazie. Mentre la penetravo sentii che era ancora bagnata, calda e accogliente come all’inizio. Ero stanco. Lei pure. Ma quel piccolo gesto fu forse il momento più appagante dell’intero pomeriggio passato assieme e ravvivò la fiamma del desiderio, ma stavolta in maniera diversa. Non desideravo di fare sesso. Anelavo a fare l’amore.
E fu esattamente quello che facemmo: piano la penetravo mentre lei poggiava ...
... la testa sul mio braccio. Con l’altro la tenevo stretta a me, mano nella mano, stavolta concentrandomi su ciò che provavo nel farmi strada dentro di lei. Sensazione di completezza, di appagamento. Nessuna tensione e poca concentrazione. Ero semplicemente preso dal momento e avevo lasciato aperta la porta all’istinto.
Pace. Ecco cos’era. Non desideravo altra cosa all’infuori di ciò che stavo vivendo in quel momento. Nessuno aveva il controllo, ma entrambi facevamo esattamente ciò che volevamo.
mi sussurrò.
disse, mentre si staccava da me.
Si girò, mi stese sulla schiena e mi baciò. Poi prese il mio membro tra le mani, si chinò e iniziò lentamente a leccarmi il prepuzio. Nulla di estremo, ma carico di erotismo. Le misi una mano tra i capelli, accarezzandola. Lei me lo percorse con la lingua in tutta la sua estensione e poi lo introdusse tra le sue labbra, continuando a leccarlo. Ci giocò per un po’, ne fece ciò che voleva e poi lo fece scivolare lentamente fino in fondo alla gola. Lo estrasse e di nuovo fino in fondo.
Poi mi guardò, lo lasciò uscire e disse:
.
La mia eccitazione ormai aveva preso il sopravvento su ogni controllo e le dissi sottovoce:
.
Allora lei lo avvolse con le labbra, lo leccò ancora e lo fece di nuovo scivolare nella sua gola, mentre con la mano mi accarezzava i testicoli. Lì fui io ad esplodere.
Pulsai varie volte. Fu come una prima volta. Non avevo mai eiaculato così tanto ed in quel modo e, mentre ciò accadeva, lei eri lì ...