1. Prima volta al Privè


    Data: 19/02/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Vesna, Fonte: RaccontiMilu

    Questo racconto non è frutto di fantasia ma è il resoconto di una serata presso un Club Privè durante un venerdi sera della scorsa estate.E’ da circa un paio di anni che io ed il mio ragazzo siamo insieme, siamo una coppia aperta e tutti e due in questi due anni abbiamo avuto altre esperienze (io ad esempio faccio sesso con mio zio).Una esperienza, però, sembrava lontana dal poter essere realizzata: una Gang-Bang.Eppure io sapevo che Alberto, come me, sognava, forse anche inconsciamente, di provare. A me interessava essere al centro dell’attenzione di più uomini contemporaneamente.Il fatto di essere toccata, palpata con desiderio da mani sconosciute di uomini desiderosi di “approfondire” un incontro iniziato col “tatto”. Sconosciuti che ti desiderano, che ti bramano, che ti toccano, che ti esplorano, che si toccano in maniera più o meno furtiva mentre immaginano di poterti possedere davanti ad altri uomini altrettanto eccitati. Sapere di avere intorno a se più uomini che ti desiderano con concupiscenza con una voglia ossessiva e compulsiva di possedimento assoluto e completo.
    
    Magari nell’oscurità di un Privè, dove tutto diventa ancora più incerto e indefinito e, proprio per questo, ancora più eccitante. Ma il pensiero più perverso e per questo eccitante da morire è quello di fare tutto questo davanti al tuo uomo.All’uomo che ami. All’uomo che vive la quotidianità con te. Al tuo compagno. Per poi, magari, fare l’amore in maniera ancora più intensa e appassionata. Questi ...
    ... erano i miei pensieri. In parte privati,in parte esternati o fatti trapelare durante gli incontri più intimi di un normale (o forse no?)rapporto sessuale di coppia.
    
    Pensieri. Sogni. Parole accennate. Mezze confessioni. Per un uomo questo portaad un bivio: far finta di niente e continuare a vivere il rapporto con la consapevolezza che tutti noiabbiamo delle fantasie sessuali; trasformare in realtà queste fantasie per dare alla propria donna il piacere che questa ha vissuto magari nel proprio inconscio o nelle proprie fantasie notturne. Il difficile, se si vuole seguire la seconda strada, è riuscire ad accettare ciò che si è sempre evitato.Tutto è accaduto la scorsa estate, un venerdi sera di metà luglio, durante una uscita presso un Privè rinomato e ben frequentato. Continuiamo a girare all’interno dell’area Privè. Non c’è molta “azione” da parte delle coppie presenti. Sembrano quasi svogliate. Sembrano essere più interessate all’area Disco e “conversazione” piuttosto che all’area più votata allo scambio.Giriamo, camminiamo, guardiamo, ci tocchiamo, osserviamo, ci eccitiamo, ci lasciamo stordire daibassi profondi che vengono dall’area disco adiacente. Alla fine decidiamo di spogliarci e di fare sesso fra noi su un lettino libero. Vogliamo fare sesso: vogliamo farlo con passione e con l’idea di lasciarci andare. A questo punto succede quello che pensavamo e sapevamo sarebbe successo: i primi singoli si avvicinano e cominciano a toccarmi. In passato li avremmo gentilmente ...
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