La vera natura di Anna – Capitolo 3 – Fragoline
Data: 17/02/2019,
Categorie:
Racconti Erotici,
Lesbo
Voyeur
Autore: Godot, Fonte: RaccontiMilu
Capitolo 3 – Fragoline
Quella casa era ormai diventata il covo delle perversioni.
Isabella aveva imbandito la tavola di tante prelibatezze.
Niente pesce alla fine.
Solo antipasti, tanti finger foods.
In quel momento arriva anche Marcello.
I tre sono tutti seduti a tavola.
Il buon umore impera in quella cucina. Tutti sorridono, sanno benissimo cosa accadrà di lì a poco.
C’è molta fame nei loro volti, nei loro occhi, ma non è lo stomaco che vorrebbero saziare.
Anna, l’ospite, la più schiva, è proprio lei a rompere il silenzio. A rompere gli indugi.
“Isa, ho ancora fame. Tutto quello che hai preparato è ottimo, ma ho voglia di altro, ho voglia di figa. Della tua figa.”
Anna era ormai irriconoscibile. Si era trasformata in un demone del sesso. I suoi occhi erano spiritati, era affamata più che mai.
Come una leonessa a caccia, guarda dritta negli occhi la malcapitata preda, avvicinandosi piano piano. Sale a gattoni sulla tavola, con movimenti sinuosi, con la sua indomita eleganza.
Isabella, col suo solito sorriso compiaciuto, si eccita solo a guardare le movenze dell’animale erotico che ha davanti.
Faccia a faccia, Anna avvicina la bocca all’orecchio destro dell’amica, sussurrandole con voce flebile ma graffiante “Tocca a te venire ora”, per poi infilarle la lingua in bocca mentre con una mano le accarezza i ricci.
Marcello in tutto questo ridacchia compiaciuto, slacciandosi i pantaloni in procinto di masturbarsi per onorare la scena ...
... amena davanti a lui.
Isabella, donna dal forte temperamento, cerca di riprendere le redini del gioco.
Mordendo il labbro inferiore di Anna, ferma il bacio, e sfidandola, ribatte con una frase banale ma lapidaria “Dai novellina, vediamo di cosa sei capace”, tenendo sempre il labbro dell’amica stretto tra i suoi denti.
Anna ride di gusto, e leccandole la punta del naso accetta la sfida.
Isabella lascia la presa, e con una maliziosa lentezza si adagia lungo tutta tavola, in mezzo ai vari stuzzichini, come a voler indicare che era lei la portata principale con cui saziarsi.
Marcello e con il suo ghigno malefico fanno da sottofondo a questa scena che trasuda sesso.
Tiene la sua asta con la mano destra, impugnando per bene la cappella e stimolando con l’indice la parte posteriore della punta. A ogni movimento che sferra la sua minchia s’ingrossa smisuratamente, come una creatura demoniaca risvegliata dall’oltretomba che riacquista piano piano vita.
Isabella, come suo solito, continua a punzecchiare chi le sta accanto.
“Scema, ti muovi o no? Se no faccio da sola, basta dirlo..”
“Arrivo, prima stappo lo champagne che ho sete.”
Anna, con una sicurezza che non aveva mai mostrato, afferra la bottiglia scartandola solamente con l’ausilio della bocca.
Quella ragazza schiva si era data da fare negli anni. Franco lo sapeva, per quello che aveva così paura di perderla.
Una bocca del genere non l’avrebbe più ritrovata.
Afferra il tappo di sughero di lato e ...