-
Il fattorino - Capitolo 2
Data: 13/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Hardcore, Anale Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... non aveva l’accento italiano. Quando gli chiesi come mai, lui sorrise: “Io sono nato qui in America. La mia mamma era italiana. Ci siamo trasferiti in Italia dopo la morte di mia nonna.” Io accennai col capo e lui mi mise davanti un piatto di uova e pancetta. “Io non posso mangiare.” Dissi. Lui aggrottò le ciglia: “Devi mangiare qualche cosa.” Dopo la colazione sono tornato a sdraiarmi. Nico comparve sulla porta: “C’è posto per me?” Io accennai col capo, lui venne sul letto e cominciò a strofinarmi la schiena. Era meraviglioso. Improvvisamente mi accorsi che stavo avendo un’erezione. Il tocco di Nico era elettrifico! ‘cosa mi succede?’ Pensai tra di me: “Il mio innamorato muore in un incidente stradale di macchina ed io sto sbavando per suo cugino!’ Mi alzai: “Nico, io non posso farlo.” Nico sembrò rattristarsi: “Io volevo solo farti sentire bene.” “Lo so e ti sono grato ma non sono pronto.” Lui accennò col capo. Quella notte sognai Marco. Io stavo camminando tra le rovine delle terme romane dove lui ed io avevamo fatto l’amore. Tutto sembrava tuttavia diverso. Tutto era più brillante. Il sole, i piccoli fiori rossi che crescevano dappertutto. Tutto. Improvvisamente vidi Marco di fronte a me. Mi sembrò meraviglioso. Portava una elegante camicia bianca e pantaloni bianchi. “Marco!” Sussurrai. Lui sorrise: “Ciao Kyle.” Non potevo credere ai miei occhi: “Cosa fai qui?” Chiesi. Macro si avvicinò: “Sono venuto a dirti che quello che senti per Nico è perfettamente ok.” ...
... Io scossi la testa: “No, è sbagliato. Io voglio te.” Marco sorrise: “Lo so ed io sarò con voi due sempre ma ora è il momento che tu e Nico siate insieme.” Io accennai col capo: “Quanto mi manchi!” Esclamai. Sentii le lacrime che correvano giù per le mie guance. “Lo so.” Disse Marco. Poi cominciò ad allontanarsi: “Devo andare.” Io allungai le braccia: “Marco aspetta! Non andare!” Lui cominciò ad affievolirsi finché non scomparve. La mattina seguente mi svegliai e mi toccai una guancia. Era bagnata di lacrime. Mi alzai ed andai in cucina. Nico era seduto alla tavola a bere caffè. Guardai quel giovane eccitante seduto nella mia cucina e sentii il mio cuore accelerare. Nico alzò lo sguardo e sorrise: “Ehi! Vuoi un po' di caffè?” Io accennai col capo. Lui si alzò ed andò a prenderne. Io notai come era perfetto il suo culo in quei boxer. Quando ritornò e mise giù la tazza, presi la sua mano: “Vieni qui!” Lui si chinò e le nostre labbra si incontrarono. La sua lingua scivolò nella mia bocca e unì alla mia. Raggiunsi le sue gambe e sentii il suo cazzo che si stava indurendo. Glielo massaggiai per alcuni minuti prima di alzarmi. “Andiamo in camera.” Nico sorrise: “È quello che avevo in mente.” Andammo in camera da letto baciandoci. Lo spinsi indietro fino a che il retro delle sue gambe non toccò l'orlo del letto. Lui si sedette ed io mi inginocchiai tra le sue gambe. “Sei sicuro di volerlo fare?” Lui accennò col capo: “Piuttosto sicuro.” Gli alzai la camicia sulla testa rivela ...