1. Basta! – Parte 6


    Data: 11/02/2019, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    Vedemmo passare un veicolo, sulla strada, che ancora eravamo ad un centinaio di metri e, quando la raggiungemmo -dopo aver reso di nuovo presentabile la donna- notammo le luci di un villaggio, a monte della strada, distante meno di mezzo chilometro. Suggerii di spingerci fin là e loro si dichiararono d’accordo. Il villaggio era di recente costruzione, di casette da un piano tutte uguali, in muratura, costruite con un certo gusto estetico: si capiva chiaramente che era frutto della stesso progettista che aveva realizzato i due villaggi. Più da vicino, notai che in realtà si trattava di due villaggi, separati di una cinquantina di metri: come mi aveva spiegato Mamoud, uno comprendeva gli alloggi del personale dei due resort, mentre il più lontano era la sistemazione (“essenziale”, cioè senza i piccoli lussi dei villaggi turistici) per gli amanti delle immersioni, che preferivano spendere i loro soldi nelle immersioni, piuttosto che nei servizi dei villaggi. Difatti, ad un paio di centinaia di metri, luccicava il mare in una profonda insenatura, con le sagome alcune barche ormeggiate. Raggiungemmo le prime case ed occhieggiai l’ora: ero in orario sulla mia tabella di marcia. «Buonasera!» Il saluto risuonò nitido nel silenzio, facendoci sobbalzare. Mamoud venne verso di noi ed il suo ampio sorriso brillava alla luna, nel suo volto scuro. Ricambiammo il saluto e lui, bruscamente, ci ordinò di seguirlo. Superammo il villaggio dotato di una piccola moschea e poi raggiungemmo le ...
    ... casette in uso ai divers. L’egiziano si muoveva con sicurezza e raggiunse un certo bungalow, da dove proveniva musica e risate: bussò brevemente alla porta e subito venimmo invitati ad entrare. Nella saletta comune c’erano una mezza dozzina di europei tra i venticinque ed i quarant’anni: un paio di colossali scandinavi, biondissimi e con la pelle arrossata e poi tre tedeschi tatuati e coi capelli rasati, un romano indolente ed un inglese sguaiato, in coppia con un nero -originario della Giamaica- che parlava con un pesantissimo accento cockney: in seguito, venni a sapere che entrambi erano tassisti londinesi. Dopo le presentazioni, ci offrirono delle birre -che apprezzammo tutti- mentre ci fecero sedere, lasciando solo Lorella in piedi. Mamoud mi guardò con un sorrisino di scherno: «Sai… questi signori vengono qui per fare immersioni e si divertono molto… -mi disse in buon inglese- …Peccato che dopo un po’ sentano la mancanza di una donna… non possono frequentare le donne del resort perché hanno una diversa sistemazione, loro… così mi sono permesso di proporgli la tua troia…Ti spiace?» Lo guardai, con una luce divertita in fondo agli occhi e gli risposi nella stessa lingua, nonostante l’espressione perplessa della coppia, che evidentemente non era padrona della lingua: «Io non ho nessun problema, ma in realtà la troia non è la “mia” donna: io ne sono solo il bull, cioè quello che se la sbatte e che la offre in giro: Gino, invece è il marito cuckold e quindi, per correttezza, la ...
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