1. Campagne anni 50


    Data: 02/02/2019, Categorie: Erotici Racconti, Lesbo Autore: Alexhole, Fonte: RaccontiMilu

    Estate 1953, mi chiamo Lucia sono una ragazza giovane, capelli rossicci. Non posso proseguire gli studi e mi tocca di andare in campagna per raccogliere la frutta, le mie ambizioni di emanciparsi stanno svanendo. Il casale si trova a 20 km da casa mia, la mia famiglia non ha automobile e sono costretta ad andarci in bici. In queste campagne da diversi anni ci lavora stagionalmente una amica di mia madre, il marito l’ha lasciata e lei per tirare avanti non ha trovato di meglio che il lavoro in queste campagne. Si chiama Teresa, avrà una quarantina d’anni è una bella donna, mora e prosperosa e la conosco da tempo, sono un po’ meno preoccupata avendo una conoscente con cui condividere l’esperienza. Teresa ha una bici da uomo e si offre di accompagnarmi, la bici serve a casa mia e così mi tocca fare due ore di bici sul cannone. Teresa è simpatica, mi dice che il lavoro è duro, ma la paga è buona. Teresa racconta “Saremo una ventina di donne ho almeno 5,6 amiche con cui da anni facciamo stagione, vedrai che ti piaceranno.” Dopo 20 minuti dico “Teresa scusami ma non mi sento più le gambe e mi fa male stare seduta sul cannone” Teresa risponde “Certo, ci fermiamo subito” Scendo dalla bici un po claudicante, mi friziono un po’ le natiche perché sono intorpidite. Teresa si mette a fare pipì, solleva bene la sottana e nel sistemarsi le vedo i tanti peli folti che le ricoprono il pube. Non ho mai visto altre donne nude, mia mamma è rossiccia come me e abbiamo una peluria chiara e molto ...
    ... più rada. Teresa mi dice sorridendo “beh, perché mi guardi così? Non hai mai visto una signora fare la pipi? Falla anche tu così poi ripartiamo e poi pedali tu” Mi vergogno un po’ ma me la sento e devo farla, mi allontano, sollevo sottana, calo i mutandoni e provo a farla. Faccio fatica perché mi sento osservata, Teresa si avvicina e mi solleva le sottane e dice “Dai che così sei più comoda” Sono scoperta e in un momento intimo e mi sento osservata ma riesco a fare pipi’. Teresa dice ridendo “Avevi una bella pipi’ da fare”. Io arrissisco un po ma poi sorrido. Salgo in bici, lei si siede sul manubrio e ripartiamo, faccio un po fatica all’inizio, ma poi prendo velocità. Teresa mi chiede ” Ci vedi?” E io le rispondo. “Non tanto, mi spiace, ma micopri un po’ la visuale” Teresa allora si abbassa con le spalle, si appoggia sulle mie e si avvicina con la testa alla mia. Io le sento il respiro. Teresa dice “Cosi’ va meglio?” Io annuisco ma mi imbarazza il fatto di averla così vicino al mio viso. I suoi capelli mi sfiorano il viso e il vento scompiglia i miei. Teresa me li sistema con delicatezza sorridendomi. Il mio respiro è affannoso, espiro lateralmente e Teresa mi dice “Guarda avanti che ho paura che cadiamo” Così faccio, Teresa mi è di fronte e respira il mio respiro, a volte chiudendo gli occhi come per assaporarlo meglio. Fa caldo, lei si apre i bottoni della camicetta e io mi ritrovo davanti quel gran seno che sballonzola. Le dico “Vorrei anche io un seno cosi'” lei risponde ...
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