Elisa: la sodomizzazione di Nicole – di 1948
Data: 22/01/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Lesbo
Incesti
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... benedetto, che mi dicono salato e caldo, passarlo sulle tette” ed Elisa strabuzzando gli occhi ha chiesto “In poche parole non vuole che tu gli faccia un bel pompino?”
“Pompino è una parola volgare però, devo ammettere, la sostanza è quella”
La ragazza come per magia si è sentita attratta e partecipe della mancanza di quell’atto sessuale e degli effetti postumi ed allora si è avvicinata alla madre che davanti a lei, in quel momento, era le è parsa la femminilità fatta persona. Le ha cinto i fianchi e l’ha baciata sulle labbra, sul collo, sulla gola, mentre con una mano è andata ad accarezzarla fra le gambe.
“Mamma, ti voglio tanto bene. Io ti amo corpo ed anima!” le ha sussurrato Elisa che si aspettava un gesto che la bloccasse.
La situazione si era fatta particolarmente intrigante ed eccitante.
Nicole non si è mossa e si è lasciata fare tutto dalla figlia.
Forse per il fatto che era mattina e che c’era la luce del sole ha reagito in modo totalmente diverso da quello che ha sempre avuto la notte a letto.
“Non possiamo, Elisa! Ti rendi conto che siamo madre e figlia”
Ma la figlia senza dare tregua ha replicato “Mamma! Io voglio toccare e leccare quella parte di te dove sono passata e dove ormai so che a te piace essere toccata” e superando ogni pudore “In fondo anche il corpo ha le sue esigenze e poi, come tu hai detto, non sei solo una madre, sei anche una donna, una femmina ancora giovane e piacente e questo, credimi, è innegabile”
“Mi stai ...
... lusingando e mi sto eccitando ma stamane mi manca proprio un maschio. Se Roco fosse qui mi sarei fatta lui ma ora ho solo te”
Elisa ha prontamente afferrato l’invito ed ha proposto di andare in camera della madre ma prima è passata nella sua camera ed ha preso uno strap on e lo ha indossato rapidamente sotto la gonnellina ampia.
Appena davanti a Nicole che si era già stesa sul suo lettone, Elisa si è denudata esponendo l’oggetto appuntito fissato ad una mutandina. A lei lo aveva regalato Giulia, la sua amante trans con cui ha avuto una lunga relazione ormai terminata, ed ora era il caso di utilizzarlo in famiglia.
Alla vista di quell’attrezzo Nicole non si è meravigliata più di tanto avendo una volta scorto di nascosto Elisa che scopava Giulia.
“Se ti va mi puoi accarezzarmi le tette, mentre io in bocca mi godo questo coso di silicone”
Quel cazzo finto era un vero randello dalle dimensioni asinine, duro come una scultura, con il glande lucido simile alla testa di un ariete la cui bellezza emanava un fascino perverso per gli occhi inebetiti di Nicole la quale lo ha afferrato con una mano e poi con tutt’e due. Lei lo teneva in bocca come se non avesse fatto altro in tutta la sua vita.
Se fosse stato il cazzo di Rocco in men che non si dica, per l’eccitazione morbosa che aveva e per il tocco delle sue mani ben curate che solitamente andavano a toccare i coglioni gonfi come se volesse spremerli, Rocco sarebbe venuto eruttando densi fiotti biancastri che l’avrebbero ...