1. Le confidenze di Sara. Un'impiegata modello (2)


    Data: 09/01/2019, Categorie: Masturbazione Autore: Sara90, Fonte: EroticiRacconti

    ... mi fotte alla grande!
    
    Mi trascina in un vortice di passione e lussuria. Siamo un secondo di disordinata follia dilagato nel tempo inesistente.
    
    Il bastardo chiama il collega e neanche un secondo dopo la porta si apre.
    
    Fabio mi guarda dal alto verso il basso, ha voglia di scoparmi. Io guardo Giacomo in una silente preghiera non ascoltata.
    
    Le loro mani rapiscono il mio corpo. Quattro mani su di me a stringere i capezzoli e scendere giù sulla figa. Le dita di Fabio mi stuzzicano le labbra, se le bagna dei miei umori, gioca con il clitoride e mi fa mugolare nella bocca del mio amante, guardo i suoi occhi e mi perdo ancora una volta.
    
    In attimi lucidi la mia mente si oppone, ha paura. Mi odio. Lui fa, lui dispone. Non voglio essere trattata così.
    
    -Il tuo profumo è meraviglioso! – esclama Fabio annusando le dita sporche di me. Me le porta alle labbra, lecco il mio sapore.
    
    -Vuoi essere scopata da entrambi?-
    
    La voce di Giacomo si insinua nella testa. Un demone sceso in terra. Sono soggiogata non gli resta che prendersi la mia anima.
    
    -Dillo: sei una puttana e vuoi i nostri cazzi!-
    
    -Giacomo basta, lasciatemi andare!- non sono credibile, la mia voce è languida, vogliosa, un canto di sirena che attira i pescatori.
    
    Il bastardo affonda la mano tra le cosce bagnate, sto colando, stuzzica il clitoride, lo pizzica. Sto impazzendo, l'ultimo barlume di lucidità mi abbandona.
    
    -Sono ...
    ... una puttana e voglio essere scopata…-
    
    -Da entrambi?-
    
    -Si…-
    
    -Allora stasera ci divertiamo…- si avvicina al mio orecchio insinuante.
    
    -Sei meravigliosa mia dolce Sara…-
    
    Quindi potete capire ora,la mia attesa è angosciante. Continuare a lavorare come se nulla fosse accaduto, la mia figa in fiamme, la mente e l'anima in fiamme, brucio all'inferno.
    
    È così mi mostro al capo.
    
    Quel suo sguardo impassibile lo noto mutare appena mi avvicino, per la seconda volta mi sento gustata, spiata, dei brividi corrono tra le mie cosce riscaldando il mio ventre.
    
    -Buonasera, posso?-
    
    -Si accomodi Sara la stavo aspettando-
    
    Cammino mostrando della sicurezza che non ho.
    
    -Come sta?-
    
    -Bene … Grazie – sorrido.
    
    -Non voglio girarci intorno. Questa settimana ho una convention importante e ho bisogno di alcuni assistenti. E ho subito pensato a lei. Lavora sodo e mette impegno in ogni situazione, precisa perfino nel prepararmi il caffè- sorride lui o almeno così pare.
    
    Cosa dovrei rispondere secondo voi?
    
    Mi sento su di giri, troppi avvenimenti in una sola giornata mi destabilizzano. Mi guarda aspettando una risposta...
    
    ... Certamente gli ho detto di si! la prossima settimana si vola lontana da Giacomo. Come sarà la sua reazione?
    
    Esco dall'ufficio scendendo di corsa le scale, verso l'esterno, ho bisogno di aria, riempire i polmoni. Spingo il portone con forza. Chiudo gli occhi. Respiro… 
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