La mia donna vuole il pene del suo collega davanti a me
Data: 30/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Max Fox e Signora, Fonte: EroticiRacconti
Ciao, sono Max Fox un uomo di quarant’anni sposato con Elena, la mia Signora.Siamo una felicissima e molto affiata coppia cuckold e sono orgoglioso e fiero di essere il cornuto della mia sempre molto libidinosa Signora.
Come siamo diventati una coppia cuckold ?
La prima volta che facemmo l’amore eravamo molto eccitati, i nostri corpi sudati si contorcevano l’uno nell’altro ed ero sul punto di penetrarla nella sua patatina depilata quando guardandomi negli occhi mi disse
- Amore c’è una cosa che vorrei dirti, lo so che forse non è il momento più adatto ma credo sia giusto dirtelo prima di andare avanti…
- Elena, tesoro, non possiamo parlarne dopo ?
- No cucciolo è una cosa importante e riguarda il tuo pistolino
A queste sue parole il cuore cominciò a battermi forte forte, mai nessuna donna aveva chiamato il mio pene pistolino, sopratutto un attimo prima di fare l’amore; provai una sensazione strana ma quell’appellativo, pistolino, non mi diminuì l’eccitazione.
- Tesoro se la ritieni una cosa così importante allora dimmela, nel frattempo accarezzo il tuo viso… hai una bella così morbida e vellutata; ti adoro
- Noi stiamo per fare l’amore e devi sapere che io ho delle necessità a cui non voglio rinunciare, ora ti spiego meglio. Il mio ex è una persona con un bastone grosso, duro e sempre eccitato e quando andammo a convivere mi fece conoscere piaceri e libidini che mai nessuno mi aveva insegnato. Anche se nella vita non si andava più d’accordo il sesso ...
... era spaziale, mi prendeva e mi riempiva ogni giorno almeno due volte. Alcune volte faceva venire da noi anche un suo collega di lavoro, dotato come lui, che lo aiutava a soddisfarmi. Spesso mi penetravano insieme uno nella patatina e uno didietro per poi darsi il cambio. Erano e probabilmente sono due tori scatenati, il loro pene eretto dentro di me mi faceva gemere come una cavalla in calore. Alcune volte i vicini venivano a chiedermi di fare più piano perché li mettevamo in imbarazzo a causa dei bambini che durante la cena sentivano i nostri gemiti e dialoghi sconci.
- Ma amore… hai il pistolino duro duro… missa che quello che ti sto dicendo ti piace… guarda che il bastone del mio ex è il triplo del tuo e me lo metteva dappertutto;
- Elena… mi dispiace se ho il pene piccolo non sapevo questa cosa del tuo ex… ma ti prego vai avanti e finisci di dirmi quello che volevi dirmi.
- E’ vero amore hai il pene piccolo ma non ti devi preoccupare cucciolo mio perché io ti amo.
Mentre la mia (allora) fidanzata diceva queste parole io mi sentivo umiliato e mortificato, il cuore batteva forte ma nonostante ciò il mio pene continuava a rimanere eretto e sulla punta della cappella il mio buchino era già bagnato da qualche goccia di seme. Elena se ne accorse guardò prima la punta del mio pene poi diritto nei miei occhi e facendo scorrete un suo dito sulla goccia di seme se la portò sulla lingua assaporando per la prima volta il mio sapore più intimo.
- Mmmmm che buono questo ...