1. La vacanza continua


    Data: 17/02/2018, Categorie: Etero Autore: gatta_sul_palco, Fonte: Annunci69

    ... tutto per quanto lungo e grosso, tutto dentro la mia figa sbrodolosa.
    
    Spostando il filo del perizoma, Jorge punta il cazzo verso la figa, spinge e lo fa entrare fino in fondo.
    
    Mi sento piena, ho la figa slabbrata da quanto è grosso, lui mi stantuffa con una potenza quasi animale, colpi forti ed intensi, mi sbatte, mi scopa, mi monta.
    
    È una furia, entra ed esce dalla mia figa sempre più velocemente, arrivando alla bocca dell’utero, un trapano che mi scava dentro dandomi ondate di piacere sempre maggiore.
    
    Godo!
    
    Un orgasmo devastante, urlo come una scrofa e sbrodolo una come una fontana.
    
    Devo tenermi alla parete per non cadere per quanto sto tremando.
    
    Jorge continua a pomparmi la figa senza darmi tregua, anzi aumenta ancora di più il ritmo; mi sento piena di cazzo, è grosso come una lattina di birra da mezzo litro, sono aperta e slabbrata, al settimo cielo per la gioia che ricevo, appagante.
    
    Tanto che non riesco a trattenermi, godo ancora!
    
    Se potessi pensare al primo orgasmo come devastante, questo è un uragano, un onda alta dieci metri d’acqua che infrangendosi sulla sabbia spazza via ogni cosa.
    
    Grido e non riesco a stare ferma, mi si piegano le ginocchia, inarco la schiena e devo per forza, anche se con immenso rammarico far uscire dalla figa il cazzo dì Jorge, sentendomi vuota da quella presenza di carne che per un tempo meraviglioso è stata dentro me.
    
    Lui non è ancora venuto, con un dito tocca il buco del mio culo, lo spinge e lo infila, lo ...
    ... allarga; capisco che fa colare della saliva e comprendo immediatamente le sue intenzioni, mi vuole inculare.
    
    E va beh, devo ammettere che non dispiace neppure a me esserlo.
    
    Facilito Jorge aprendomi il più possibile il culo, siamo all’altezza giusta, è delicato, spennella un paio di volte la cappella sul mio buco, poi lo sento spingere deciso, lentamente allarga il mio sfintere ed entra dentro me.
    
    Fortunatamente si muove piano e con delicatezza, le dimensioni del cazzo dì Jorge sono notevoli, ne ho presi parecchi anche di ragazzi di colore, che per fama e soprattutto realtà, sono superbamente dotati, quello suo non sfigura affatto al paragone.
    
    Ci siamo, è infilato completamente, tutto dentro; ho un misto tra il dolore, sento come se fossi spaccata in due, e godimento, piena nella mia pancia; inizia a sbattermelo nel culo con colpi profondi, lunghi, martellanti.
    
    Mi sgrilletto la figa, non posso resistere, devo darmi ancora più piacere di quella che sto ricevendo, piano, piano, il dolore sparisce e la poderosa inculcata che mi sta facendo Jorge diventa fantastica, adesso è solo godimento.
    
    Infatti, dopo un paio di minuti, col cazzo ben piantato nel culo ed il continuo sfregamento che mi procuro alla figa, godo ancora, anzi ho un orgasmo così potente, devastante e dirompente, improvviso come un tuono di una sera d’estate, che non penso di aver mai provato prima.
    
    Emetto un urlo animalesco, sono scossa da un tremore infernale, dalla figa escono umori così densi e ...