Un cervo a primavera.
Data: 17/12/2018,
Categorie:
Anale
Voyeur
Prime Esperienze
Autore: syssy2000, Fonte: xHamster
Una sera di primavera mentre apro la porta di casa a mia moglie Sissi che si ritira dal lavoro.
Sissi appena entrò mi bacia e mi dice di andare a letto che voleva parlarmi. Cercando il suo sguardo, ma non mi guardava negli occhi, e giunti a letto mi pregò di spegnere la luce. Tenendola abbracciata, con una forte erezione, cominciai a toccarla ed era un lago….mi cominciò a dire che mi amava ma che una sera Pino il suo titolare l’aveva portata fuori a cena. Un locale particolare, dopo una giornata di lavoro, lei con una gonna appena sopra il ginocchio ed una camicetta che aveva un bottone di troppo slacciato, lui che si rivelava sotto una luce che Sissi non aveva mai considerato e che la colpiva parecchio. Pino, era un bel moro, simpatico e pieno di carisma.
La serata fu’ di quelle dove parli di tutto e che finisci per credere di conoscerti da sempre, una di quelle occasioni in cui si crea
quel’ intimità spontanea di due persone che stanno bene insieme. Rientrando, calata ormai la notte, la temperatura era scesa e lui, accorgendosi dei brividi di mia moglie, le aveva messo la mano sulla spalla stringendola a sé per riscaldarla durante il breve tragitto.
Scendono dal’ascensore e mia moglie che è un po’ confusa accetta il suo invito a bere insieme un ultimo drink a casa di lui.
Avevo gli occhi chiusi durante questo breve racconto e mi stavo immaginando la scena mentre nel frattempo le ero salito sopra e l’avevo penetrata, un po’ per l’eccitazione ed un po’ per ...
... riappropriarmi di quel corpo che sapevo essere stato penetrato da un altro uomo.
Sissi continuò il racconto dicendomi che una volta dentro il suo appartamento tutto si svolse in modo naturale, si baciarono, si toccarono ovunque e una volta nudi finirono sul letto.
Le chiesi se in quel momento le fossi venuto in mente ma la risposta fu una fitta al mio stomaco: “no amore mio, avevo solo voglia di farmi scopare da lui”.
Mi disse che Pino le prese la testa e gliela spinse verso il suo uccello in erezione. La domanda che qualsiasi marito fa’ alla moglie che gli ha fatto le corna è: ce l’ha più grande del mio? E la risposta fu un’altra fitta allo stomaco: “amore, non puoi capire, oltre 22 cm tutti e anche un diametro tale che ho fatto fatica a prenderglielo in bocca”.
Il pompino si trasformò in un 69 e poi arrivò il momento in cui lui si staccò da lei. In una penombra che metteva in evidenza due corpi sudati e desiderosi di unirsi, Silvio puntò il suo uccello sulla figa di mia moglie fino a penetrarla fino in fondo. “Stavo per svenire dal piacere” mi dice Sissi, che nel frattempo era fradicia tanto che il mio uccello, di dimensioni assolutamente normali, quasi ci nuotava dentro nel’andare su e giù. Avevo il cuore a mille e la tempestai di domande, di quelle stupide e di cui sapevo già la risposta.
La più bella scopata della sua vita, così l’ha definita.
Pino, dopo averle procurato due orgasmi intensissimi, lo tirò fuori e le spruzzò violenti fiotti di liquido in ...