Storia di un feticista
Data: 16/02/2018,
Categorie:
Feticismo
Masturbazione
Tabù
Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster
... tu speri che io mi possa intenerire, e magari porre fine a questa tortura, e poi, magari ancora, rigirare la faccenda a piacere tuo. Si vede proprio che non mi conosci, caro fratello. Sei un lurido egoista, lo sei da sempre. E ora vai a rifare il mio letto, muoviti!".
Sara continuava ad essere inflessibile. Da lì Francesco capì che avrebbe dovuto pagarla fino alla fine. Sara lo aveva provocato per bene, coi suoi piedi, ma non gli concedeva il contatto, e questo contribuiva a rendergli la vita un inferno: glieli aveva fatti assaggiare, ma ora avrebbe solo potuto desiderarli, oltre che essere sottomesso alle sue volontà.
Mentre Francesco rifaceva il letto di sua sorella, Sara entrò nella stanza, a piedi nudi: un'autentica provocazione, perché Sara, essendo amante della pulizia, non camminava mai scalza. Ovviamente, Francesco impazziva per le ragazze che camminavano a piedi nudi, e smise per qualche secondo di fare quello che stava facendo, fissando intensamente i piedi di Sara, che gli diede uno schiaffo forte,
"Che guardi?" chiese lei, con un'espressione da autentica bastarda. "Sì, cammino a piedi nudi, fa caldo. Vuol dire che me li laverò qualche volta in più. Tu, piuttosto, non vedi che mi stai rifacendo il letto una schifezza? Rifallo da capo!".
Sì, si stava effettivamente comportando da bastarda: si sedette di fronte a Francesco, muovendo delicatamente i piedi con fare sensuale, consapevole che la cosa mandasse in estasi Francesco, che impiegò il doppio del ...
... tempo per rifare il letto in maniera decente.
Una volta fatto, Francesco chiese:
"Ecco fatto. Contenta ora?".
Sara si avvicinò a Francesco, e gli sussurrò a bassissima voce nell'orecchio, facendogli venire un brivido:
"Ma io lo ero anche prima. Solo che mi andava di farti rifare il letto due volte, tanto, fa bene alla salute l'attività fisica. E mi sa che devi rifare anche il tuo per bene, perché dormendo l'ho scomposto un po' troppo... mi scusi, vero?". Aveva usato un tono da stronza, gli morse l'orecchio e andò a guardare la TV sul divano.
Durante la mattinata, chiamò diverse volte Francesco, facendosi portare bibite varie, giornali, riviste, libri... non che ne avesse davvero bisogno, ma si divertiva a comandare a bacchetta suo fratello e farlo andare avanti e indietro inutilmente.
"Oggi mi sento allegra" disse Sara sorridendo. "Sei proprio un bravo maggiordomo. E ti concederò l'onore di massaggiarmi i piedi, che ne ho bisogno".
Francesco iniziò a massaggiare i piedi di Sara, approfittando subito per mettere la faccia sotto i suoi piedi, che, essendo un po' impolverati, dato che aveva camminato scalza, emanavano un odore un po' più particolare.
Sara rise sonoramente, e disse:
"Sei proprio senza speranze, feticista. Appena vedi i miei piedi perdi il senno della ragione. Sempre se l'hai mai avuto. Ora vai in bagno e vatti a liberare, poi vieni a lavarmi i piedi, e poi cucini qualcosa".
"Li... liberarmi? Che intendi?" chiese Francesco, facendo la ...