Incontro sul traghetto per la sicilia
Data: 15/12/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: PerCamionista, Fonte: Annunci69
Viaggiare in macchina dal nord al sud un tempo era per me una passeggiata ma, con gli anni, sta diventando sempre più pesante e quindi, decido di prenotare e imbarcarmi da Civitavecchia direzione Sicilia. Come sempre dopo aver preso un piccolo zaino, chiudo la macchina e vado in cabina. Trovo che avere un posto dove poterti lavare e riposare sereno sia meglio. Arrivato nella mia umile dimora, faccio la doccia e vado a scoprire la nave che era la prima volta che prendevo. Esco a fumare e inizio a viaggiare con la mente, tanti camionisti, tutti uno più bono dell’altro, la maggior parte con le loro calzature caratteristiche. Mi metterei in mezzo e mi farei fare la festa anche in gruppo sono sincero, ma non posso, devo essere discreto e fare attenzione, un paio di miei amici mi hanno raccomandato di fare attenzione, se sono in gruppo e capiscono possono farti fare brutte figure. Sono stanco meglio andare a riposare. Dopo 2 ore di riposino era già ora di mangiare qualcosa, mi avvio quindi al ristorante, consumo il mio pasto e loro ovviamente erano tutti li, quanto testosterone tutto assieme, finito torno fuori e vedo due gruppi da tre-quattro e uno in parte che parlava (con la moglie penso) al telefono. Che bono che era: circa 175cm sui 90 kg, un paio di tatuaggi sulle braccia, folto pelo che usciva dalla canottiera, due mani robuste che io adoro, baffo prominente e capello rasato, avrei fatto di tutto pur di attirare la sua attenzione e con la scusa di accendere mi avvicino e ...
... gli faccio cenno, lui capisce e continuando a parlare mi da l’accendino. Accendo e lo ringrazio facendogli l’occhiolino, mi allontano dalla vista dei suoi colleghi ma non della sua e appoggiato mi godo il mare donandogli il mio lato b e facendo finta di aggiustarmi ogni tanto le mutandine cerco quindi di provocarlo. Dopo poco sento che saluta chi era con lui al telefono e mi si mette vicino chiedendomi una sigaretta: scusami ma le ho finite e la cabina ce l’ho al piano superiore. - figurati, sei stato così gentile, come potrei dirti di no.
Iniziamo così a chiacchierare del più e del meno, del viaggio, del bel tempo, del mare calmo, come se fossimo due vecchi amici, finché mi dice che deve tornare in cabina perché vuole bere una birra: Se vuoi ne porto una anche a te o, se non ti fa problemi lascio socchiusa la porta della xxxx e mi raggiungi, sai non vorrei che qualche mio collega ti vedesse entrare con me, capirebbe cose non vere, ti sto invitando solo per una birra ma guardandomi negli occhi sorride e mi strizza l’occhio.
Non potevo crederci, era tutto vero? Faccio passare qualche minuto e vado alla ricerca del numero e della porta socchiusa, mi faccio coraggio ed entro, chiudendomi subito la porta alle spalle, era tutto vero, si, lui era in mutande e, quanto pelo, quanto. Mi fa accomodare nel letto di fronte a dov’era seduto lui e prende dalla borsa frigo due birre, ne apre però una sola si attacca, beve e allo stesso tempo con forza mi prende per la testa, mi avvicina ...