Enzo e Mama
Data: 12/12/2018,
Categorie:
Tabù
Autore: sukh1122, Fonte: xHamster
Vidi Enzo una mattina pere caso. La scuola era finita da un pezzo e lui era sparito dalla circolazione. Era appena tornato e mi stava cercando. Io ero il su migliore amico e aveva bisogno di confidarsi con me.
A suo padre era stato offerto un ottimo lavoro con un mucchio di soldi. In più gli pagavano l’albergo fino a che non avesse trovato casa. Fu così che si ritrovarono in tre in una stanza d’albergo. Per la prima volta da quando era piccolissimo avrebbe dormito in camera con i suoi. Fino a lì niente di strano. Fu quando si stava addormentando che sentì i rumori dei suoi che facevano l’amore. Dai primi mormorii si passò ai mugolii, lo sciacquettio del cazzo in fica, i grugniti dell’orgasmo. Enzo si era un po’ eccitato, ma era cosi contento per i suoi che se la godevano, che si addormentò tranquillamente. Fu quando si svegliò al mattino che successe. Fecero colazione, poi il padre uscì. La madre venne a sedersi sul letto accanto a lui che era ancora nudo sotto il lenzuolo. La madre comincio a scusarsi per quello che aveva fatto, per essersi dimenticata di lui. Enzo non capiva. Lei si agitò, la vestaglia si aprì sul davanti, mostrando a Enzo le tette sode, e giù fino al pelo scuro. Non se ne accorse, cercava di spiegare al figlio che si sentiva male per essersi lasciata andare a scopare col marito mentre lui dormiva a fianco a loro. Alla fine gli disse che doveva perdonarla che anche se una mamma era pur sempre una donna. Lui le ripose con lo sguardo alla vestaglia ...
... aperta che se ne era accorto, e che era molto bella. Lei non fece niente per coprirsi anzi si sedette dritta lasciandosi vedere ancora meglio. A Enzo tirava un po’ e lei se ne accorse. Gli chiese se vederla seminuda lo eccitava e gli posò una mano sull’uccello che divenne duro del tutto. Lui disse di si e lei scostò il lenzuolo.
“Cavolo, Enzo! Come sei cresciuto, sei proprio un uomo adesso!” Gli prese una mano e se la porto al seno mentre l’altra tornava a chiudersi sul suo uccello. “Sai, ho una confessione da farti. É stato proprio perché tu eri qui che ci sentivi che mi sono lasciata andare stanotte. Il pensiero che tu potessi eccitarti e farti…. farti una….”
“Una sega, mamma?”
“Si tesoro! Il pensiero che tu potessi farlo mentre facevo l’amore con tuo padre mi ha fatto godere molto più del solito.
“Beh, stanotte ti ho sentita godere, ho sentito i rumori che facevate, ma, anche se mi era venuto duro, avevo paura che mi sentiste e cosi non ho fatto niente, ma adesso credo proprio che dovrò correre in bagno!
“No tesoro! Tu non scapperai a chiuderti in un cesso a menartelo perché quella porcona di tua madre te lo ha fatto tirare! Non è giusto!”
Ed incominciò a menarglielo!
“Capisci Stefano! Mia madre, mia madre mi stava facendo una sega! Due o tre colpi e me ne stavo già venendo. Lei se ne accorse e si curvò a prenderlo in bocca proprio mentre venivo. Me l’ha succhiato tutto, poi si e coricata a fianco a me e mi ha fatto mettere la mano in mezzo alle sue gambe, ...