1. Peccati di mare di una moglie per bene


    Data: 01/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Spettro82, Fonte: Annunci69

    ... fare tutto quello che vuoi ma non farmi male"
    
    Lo dissi soffocata mentre la sua cappella mi forzava le labbra, non lo succhiai, mi limitai a farmelo piantare in gola mentre lo sentivo duro e venoso pulsarmi dentro.
    
    Ero fradicia, ma volevo provocarlo, mi alzai di scatto e tentai di fuggire.
    
    Due passi e mi sentii afferrare per i capelli.
    
    "Haaaaarg farò la brava ti prego"
    
    Ero a carponi, l'unica risposta che ebbi fu il suo sputo che mi colava tra le chiappe.
    
    Mi prese in modo animalesco, da dietro, ma sentivo quanto fosse un amante esperto.
    
    Superata la fase del gioco, mi era scivolato dentro, una mano era sotto di me, mi aveva accarezzato il ventre, per poi iniziare a giocare con il mio clitoride che ormai era gonfio e duro come un cazzo in miniatura.
    
    Ad ogni affondo lo sentivo entrare con una magistrale lentezza, per farmi gustare quello splendido cazzo che si faceva strada in me come una lama nel burro.
    
    Sentico la sua bocca sul collo darmi brividi intensi.
    
    Avvertii la brezza del mare sfiorarmi i capezzoli, era come se avessi un secondo amante che mi accarezzava, mentre il cazzo di lui si muoveva sempre più deciso nel mio ventre.
    
    "Inculami, prenditi il culo tesoro sfondamelo!!!!"
    
    Non ...
    ... ebbi bisogno di incitarlo ulteriormente, mi sollevo' di forza, sentivo la potenza delle sue braccia sul mio corpo.
    
    Nelle sue mani ero come una bambola di pezza, fradicia di miele e schizzi di acqua marina.
    
    Mi fece appoggiare a poppa con le mani ben salde sul corrimano, le gambe oscenamente larghe, nella posizione che occupava la polena sui vecchi velieri.
    
    Lo sentii abbassarsi per lavorarmi tra le natiche con la bocca.
    
    Ero pronta, ma lui voleva gustare il sapore del mio piacere, le sue dita si accomodarono dentro il mio frutto iniziando a lavorare piano, in senso orario regalandomi un altro orgasmo, lo gustai mentre la sua cappella si faceva strada nel mio intestino, con il dolore ed il piacere che ballavano avvinghiati un ballo scabroso ed eccitantissimo.
    
    Passai il resto della giornata in spiaggia, approdammo in una caletta deserta, mentre avevo ancora il suo miele dentro di me.
    
    Restammo ad abbronzarci nudi fino al tramonto, mentre le sue dita mi sfioravano i capelli e le sue labbra giocavano con la mia pelle arrossata dal sole.
    
    Saremmo rientrati tardi e non sapevo ancora cosa raccontare a mio marito, ma non per il ritardo bensi' per la decisione di passare il resto della vacanza in barca con lui. 
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