Mamma e il campeggio dei tradimenti 2
Data: 30/11/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Autore: Abe_Cuckold, Fonte: RaccontiMilu
... dicendo di non averlo trovato, senza dire di cosa si trattasse: -Fa niente troia, stasera ho dei piani anche migliori. Mamma era curiosa e Marco gli spiegò la situazione riguardo me e le droghe prese. Al che mamma rise gli chiese come avremmo fatto ora. -Una cosa a tre zoccola, so come coinvolgere tuo figlio. Lei fece una faccia stupita e Marco cominciò a cercare nel suo zaino e tirò fuori un dildo enorme, più lungo del suo pene e grosso come un polso e una cintura strana, una volta assemblati questi due oggetti ottenne uno strapon. Mamma era felicissima di quel regalo, io invece ero contrario: -Non lo prendo quel coso, anche se mi arrapa un po’ l’idea quella bestia mi ammazza, cioè guarda quanto cazzo è grande! Mamma indossò lo strapon sorridendo e Marco mi buttò giù di forza e prima che potessi rendermene conto era sopra di me con il suo fisico muscoloso, sentivo il suo pene pressato contro il mio fianco mentre mi teneva fermo, così da sdraiato mi alzò il culo al cielo bloccandomi pancia in giù e invitò mia madre a fottermi. Prese prima del lubrificante dallo zaino e lo cosparse su quel cazzo di plastica e una volta che era bello umido si inginocchiò dietro di me, pronta a montarmi come lei era stata montata ieri. -Rilassati figliolo, vedrai che dopo un po’ ti piacerà. Ed entrò lentamente, sentivo ogni centimetro di quell’affare e mi dimenavo mentre Marco mi teneva fermo e un po’ alla volta mi legava con una corda avanzata dal montaggio della tenda, ormai però ...
... lo strapon era entrato a fondo e mi sentivo totalmente sventrato, non riuscivo a muovermi di un millimetro a causa delle funi e ormai mio cugino si era alzato, non essendoci più bisogno del suo peso per tenermi fermo, mia madre nel frattempo aveva cominciato a fare avanti e indietro con il dildo e il dolore era insopportabile, non soddisfatto della mia umiliazione Marco decise di appoggiarmi il cazzo in faccia invintadomi a succhiarlo, cosa che però non feci, ma non potei non sentirne l’odore pungente e mentre lo annusavo continuavo a pensare al fatto che a dare quel profumo particolare avesse contribuito la figa di mia madre, che in quel momento mi stava aprendo il culo ridendo beatamente nel vedermi così indifeso. Ad un certo punto mio cugino fece un cenno a mamma e lei si spostò togliendosi lo strapon e si sedette li vicino mentre Marco si mise dietro di me e disse: -Pronto a diventare una troia? Potrai dire che è una cosa di famiglia amare il cazzo dopo quello che ti farò. Entrò allora anche lui con il suo cazzo, senza vasellina, solo lo sputo e iniziò a fottermi e stranamente il fatto che fosse più piccolo rese la cosa non solo meno dolorosa, addirittura piacevole, fino a che dopo qualche minuto di inculate e insulti a cui mia madre partecipava con gioia mi sentì scuotere dentro, una sensazione che agitò per intero il mio corpo e senti qualche timida goccia di sperma colare dal mio pene, il mio primo orgasmo anale! Ero in paradiso, mia madre applaudiva dalla gioia ...