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Adesso sono gay.
Data: 14/12/2025, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
Mi chiamo Ivan, ho 27 anni, sono di media statura, fisico esile, con i lineamenti dolci, tendenti al femminile, occhi chiari, i capelli biondi e lunghi fino alle spalle. Fin da ragazzo ha sempre avuto tendenze gay e le donne mi hanno affascinato solo perché mi piaceva osservarle per capire come somigliar loro il più possibile, sia nel vestire che nel muovermi, perché adoro sentirmi più donna e uomo. Col passare degli anni ho fatto qualche esperienza, ma nulla di importante Qualche pompino qua e là, ma niente di significativo, perché, dentro di me, non riuscivo mai a trovare il coraggio di andare fin in fondo. Le cose sono cambiate una sera, per caso, quando, per motivi di lavoro, mi son trasferito per l'intero mese di agosto, in una città lontano dal mio paese. Dopo una settimana che mi trovavo in questa grande città, una sera sono uscito per distrarmi un po' e, dopo aver mangiato una pizza, ho deciso di fare quattro passi nel centro storico, che dista pochissimo dalla mia abitazione; incredibilmente mi son trovato davanti all'ingresso di un cinema a luci rosse. Incuriosito perché dalle mie parti non ce ne sono, decido di entrare con la speranza di fare qualche incontro piacevole. Salgo nella sala superiore e mi siedo nell'ultima fila, semivuota, come quasi l'intero cinema, e mi siedo al centro della fila, perché in quel punto era talmente buio che non ci si vedeva niente. Poco dopo inizia il film, il più classico dei porno da due soldi; la solita troia che subito succhia ...
... cazzi a ripetizione. Dopo qualche minuto, arriva un gruppetto di sei o sette persone, che si posizionano nella stessa fila, vicino a me. Lancio uno sguardo un po’ distratto e noto, con piacere, una tizia, molto giovane, seduta accanto a me; vedo un paio di gambe da favola ed una minigonna quasi inesistente. Lei si siede accanto a me e vedo gli altri seduti tutto intorno, senza darci alcuna importanza. La osservo alla luce dello schermo e vedo che dev'essere una mulatta, se non proprio nera, ma dai lineamenti bellissimi. Il viso sembra quello di una cerbiatta, gli occhi a taglio, a mandorla, la bocca ampia e le labbra molto carnose. Sento il cazzo che mi si gonfia nei calzoni, lei appoggia subito una mano sul mio pacco. Mi guarda e sorride ed io ricambio il contatto. Metto una mano sulla coscia e risalgo verso l’alto, fin quando non arrivo alla mutandina e, con mia sorpresa, mi trovo tra le mani un arnese maschile. Un po’ stupito ho fatto per ritirare la mano, non perché non ne avessi mai toccato uno, ma semplicemente perché non me l'aspettavo. Lei mi ha bloccato la mano sul suo cazzo e mi ha sorriso nuovamente. «Vieni con me, non restiamo qui!» Siamo usciti dalla fila e, nelle scale, mi ha messo una mano nei pantaloni, tirandomelo fuori. Io ero un po’ impaurito dalla situazione insolita, cosi l’ho invitata nel mio appartamento, che poi non distava molto da lì. «Non mi piace giocare in questo posto! Non lo conosco e non vorrei mettermi nei casini! Abito a cinque minuti da ...