Escort e gigolò! Quarta parte
Data: 19/07/2025,
Categorie:
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... cazzo di loro, perché voglio sentire il tuo cazzo che mi entra dentro e mi gode, perché in quel preciso istante, io sarò tua e tu mi avrai fatto diventar donna: ORA!»
Rimane un po' stupito dalla mia richiesta, però si rende conto che non è priva di senso, e così mi solleva e mi mette appoggiata al lavandino; un attimo dopo, mi spinge il membro tutto dentro la vagina; io sollevo le gambe e le tengo chiuse, annodate dietro la sua schiena.
«Sì, papà, scopami forte! Così, dai, svergina la tua bambina; finalmente posso dire di avere il tuo cazzo dentro di me! Papà sono tua! Papà ora vengo!»
Sono scossa da un orgasmo devastante, che mi fa stringere forte a lui e esorto a venire quanto più in fretta possibile dentro di me. Mi sbatte quasi con furia selvaggia e sento il suo membro che mi colpisce ripetutamente il collo dell'utero, procurandomi nuovi orgasmi che sono costretta a soffocare per non farli sentire a quelli che sono fuori; non voglio che capiscano che sto scopando con lui. Improvvisamente avverto che rimane immobile, mentre un'ondata di calore mi riempie la vagina, mi stringo con maggior forza lui e lo bacio in bocca. La sua è una sborrata da delirio che mi provoca un altro orgasmo; poi esce da me e vedo il suo membro ancora gocciolante, leggermente tinto di rosa; subito mi inginocchio, lo prendo in bocca, lo lecco e lo pulisco bene; poi mi siedo di nuovo sopra il water, dove lascio colare la sua sbroda, per, infine, lavarmi di nuovo la fighetta. Lui mi guarda e mi ...
... bacia, poi, dopo che mi son di nuovo lavata, torniamo dagli altri, che, intanto, stanno sorseggiando del prosecco offerto da Carlo. Il tempo di sdraiarmi sul letto e, a ripetizione, vengo presa dagli altri due, sia davanti che dietro. Chiudo gli occhi e, dentro di me, ripenso al momento in cui, dentro il bagno, mio padre mi ha chiavato: in quel momento mi son sentita davvero donna, mentre ora godo con questi altri che mi scopano, facendogli credere che sto provando piacere, mentre, in realtà, il piacere che provo è solo nella mia mente. Dopo questi, si fanno di nuovo avanti quelli che mi hanno sverginata; mi scopano di nuovo sia davanti che dietro e, comunque, vengo parecchio, rendendoli molto contenti. Facciamo di nuovo una pausa e, questa volta, chiedo a mio fratello di accompagnarmi in bagno; una volta chiusa dentro, ripeto con lui la stessa cosa che ho fatto con mio padre, con la sola differenza che, a lui, offro il mio culo che viene da lui scopato velocemente e bene. Quando torniamo di nuovo dagli altri, tutti e quattro mi chiedono di poter saggiare ogni buco liberamente e, poiché ormai non mi interessa più niente di loro, accetto; così ognuno di essi può di nuovo penetrarmi dove vuole e riempire il mio corpo con le loro generose sborrate. Dopo circa tre ore, la comitiva si scioglie e tutti e quattro se ne vanno, mentre restiamo solo noi tre e Carlo, che si avvicina a me, mi chiede se voglio andare in bagno a darmi una rinfrescata, ma io ho capito che lui ha voglia di ...