1. Una scopata orientale


    Data: 06/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    ... rotto dalla sua voce che arrivò da una stanza più avanti, coperta dal fruscio dell' acqua dela doccia. Sentii chiudere l’acqua e le porte scorrevoli della doccia che si aprivano:"sono qui , ho finito entra pure”. Mi accomodati in salotto , lei mi parlava dall’altra stanza e mi diceva di togliere la giacca e sedermi; io mi sarei già tolto tutto figurati! Avevo il membro a mille, quasi mi spaccava i pantaloni. Non passarono cinque minuti che lei comparve sulla soglia. Aveva i capelli bagnati, che un po’ le sgocciolano sulle spalle. Il suo solito bellissimo sorriso, e aveva un asciugamano all'altezza delle tette che le fasciava il corpo. Le sarei saltato addosso ma non volevo sembrare il solito maiale.
    
    Le feci un sorriso e le dissi;"“Peccato!, sono arrivato tardi per la doccia, già sei coperta ..”. Lei aveva lo sguardo di una bambina imbarazzata, e mi rispose:" volevi caffè per darti carica no?”. Mentre lo diceva, si diresse in cucina, passandomi accanto, e prese la mia mano come un invito a seguirla. Aveva un profumo delizioso; mi appoggiai al bancone e la osservai mentre preparava il caffè. Cazzo com'era sexy. Cercavo di stare calmo, ma stavo per scoppiare; i miei boxer faticavano a contenere il mio uccello. Decisi, in realtà fu il mio membro a prendere il controllo della situazione, e con un pizzico di coraggio mi avvicinai piano piano a lei e le posai la mano delicatamente sulla schiena. Mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai:" peccato! ieri ho visto in foto il ...
    ... tuo davanti, e ora c’è l'asciugamano che non mi fa vedere il tuo didietro". Lei rimase immobile, la sua pelle era liscia e morbida, profumava di argan..
    
    Fissava la moka, e non diceva niente del fatto che avevo iniziato a massaggiare il suo collo fino alle spalle; anzi piego' la testa su un lato. Poi disse:" adoro sentire le tue mani su di me!".
    
    Il caffè stava salendo, e non solo quello! Poi lei si sposto' per prendere le tazzine, ed io rimasi con il dito incastrato tra la sua schiena e l'asciugamano, che cadde per terra. Lei sembrò non preoccuparsene, ora era completamente nuda, anzi si avvicinò, mi squadrò e, come per bacchettarmi mi disse:"Tu hai vestiti però, come faccio io massaggio a te?”. Posò le tazzine, mi tolse la felpa e la maglietta, sorridendo!. Poi cambiò espressione ed iniziò a fissare i miei occhi. Mi accarezzo' prima il petto con le mani, poi scese fino ai pantaloni; slacciò il bottone e la cerniera come al rallentatore, e, sempre senza staccare i suoi occhi dai miei, si piegò e mi tolse le scarpe ed i calzini. Mi guardava dal basso, e sempre da quella posizione, fece scivolare i miei pantaloni e i boxer a terra. Continuavamo a fissarci, ma adesso tra i nostri sguardi comparve, come una molla, il mio uccello in tiro. A quel punto, lei si alzò, sfiorando col le tette il mio membro, e ci baciammo; le nostre bocche si avvicinarono, sentii il suo alito fresco. Aveva le labbra morbide, aprì leggermente la bocca e la mia lingua si incontrò con la sua. Poi la ...
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