02 – Il tradimento con Lorenzo – Voglia di nuove esperienze estreme
Data: 03/11/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Tradimenti
Autore: ombraerotica, Fonte: RaccontiMilu
... vedeva le mutande dell’uomo, modello a mezza coscia, ma quella copertura non bastava per contenere il suo membro che sconfinava fuori dalle mutande. Il cazzo di Lorenzo era ancora incappucciato e Daniela rimase sbigottita nel vedere che aveva superato metà coscia dell’uomo.
«Toglimi le mutande» ordinò l’uomo.
Lei non si era accorta che era rimasta imbambolata guardando il rigonfiamento sulle mutande.
Daniela si sentiva una verginella, come se fosse alla sua prima esperienza sessuale, ed effettivamente era la prima con un altro uomo.
Afferrò la stoffa delle mutande e la tirò giù in un sol colpo.
L’enorme cazzo di Lorenzo si mostrò alla donna in tutta la sua maestosità.
«Ti piace?» chiese lui con un mezzo sorriso stampato sul volto vedendo la sorpresa sbarrare gli occhi della donna.
«S-si» disse lei insicura afferrando quel mostro che le si parava davanti, lo afferrò per la base e lo tirò su ponendo la cappella proprio di fronte al suo viso, sentì che non era ancora duro e che l’erezione non era al suo massimo.
«Già da così il tuo cazzo ha superato quello di mio marito, come fai ad andare in giro con questo coso tra le gambe?»
«Tu non ti preoccupare, pensa soltanto a quando entrerà tutto tra le tue di gambe.»
La donna deglutì e allo stesso tempo si sentì bagnare ancora di più, ormai la tuta era zuppa sul cavallo e stava gocciolando umori.
La donna mise anche l’altra mano sul cazzo e cominciò a menarlo con entrambe le mani facendo inoltre dei ...
... movimenti rotatori lungo la lunghezze dell’asta.
Lorenzo si eccitò ancora di più e il cazzo gli si gonfiò a dismisura da lì a pochi secondi.
Daniela contò i palmi delle mani e notò che per avvolgergli anche la grossa cappella avrebbe avuto di bisogno di ben quattro mani, e qualcosa sarebbe rimasto comunque fuori. Continuò a fare su e giù con le mani scoprendogli la cappella mentre non riusciva a togliere gli occhi dal quel cazzo.
Lorenzo allora la fermò, sentendo che aveva raggiunto la sua massima erezione. Si prese il cazzo in una mano e con l’altra afferrò l’avambraccio della donna, poggiò il cazzo sull’arto così che la donna potesse notare come il suo avambraccio fosse scomparso del tutto, la mano di lei iniziava intanto a massaggiargli i testicoli grossi come dei mandarini, la cappella le toccava l’interno del gomito e la circonferenza superava quella del suo arto di una buona misura.
«Mio marito in confronto ha un cazzetto miserabile,» disse lei guardandolo ammirata, «il tuo è una bestia».
«Ti piace vero?»
«Oh sì, certo. Devono essere almeno 25 centimetri di cazzo questi»
«Esattamente, vedo che sei esperta di misure.»
L’uomo le lasciò l’avambraccio anche se la donna continuò a giocare con le sue palle e poi diresse la punta del suo membro verso la bocca di Daniela.
La donna fu pervasa dall’odore di sesso che soltanto il cazzo di un vero uomo poteva emettere e si ritrovò quel pitone sulla testa, dimostrandole che la superava di buona misura. La ...