1. Sentirsi sulla corda


    Data: 30/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Masturbazione Tabù Autore: Evoman2, Fonte: xHamster

    ... approfittare di me.
    
    “Seguimi”! E ti giri uscendo dal bagno prendendo anche i calici di vino e la bottiglia e ti dirigi in sala da pranzo, dove noto che hai apparecchiato la tavola ed imbandito con finger food.
    
    La corda bagnata penzola e solletica le mie gambe, oltre a regalarmi, come fa da stamattina, eccitazione continua e persistente.
    
    “Inginocchiati”!
    
    Eseguo prontamente il tuo ordine e per stuzzicarti, mi inginocchio a gambe divaricate mantenendomi ritta sulla ginocchia.
    
    La corda ancora fissata saldamente, penzola dietro di me come se fosse una coda.
    
    Sei in piedi di fronte a me e la tua erezione è prepotente sotto i boxer, ti avvicini e istintivamente porto una mano ad accarezzarti il cazzo che bramo da questa mattina, ma che tu continui ostinatamente a non darmi, se non per la brevissima pausa nella stanza relax.
    
    Anche questa volta fuggi dal mio attacco e vieni dietro di me, prendi la corda, un’estremità in ogni mano e la fai schioccare sulle mie natiche. Urlo dal dolore, ma tiri e rilasci la corda facendola scorrere leggermente, stimolando contemporaneamente clitoride, labbra e buchetto.
    
    Ti inginocchi dietro di me e mi prendi prima un polso poi l’altro, legandomeli al tratto a penzoloni della corda, dietro la schiena.
    
    Ogni mio movimento ora farà sfregare la corda, nei punti chiave del piacere.
    
    Mi osservi mentre tremo e il mio seno esposto si inturgidisce al tocco della punta della tua lingua che sfiora leggermente i capezzoli. Me li stringi ...
    ... leggermente tra le labbra e me li succhi in bocca stuzzicandoli con la lingua. Mentre, tieni una mano sulla corda in vita, tirandola e rilasciandola leggermente.
    
    Il mio respiro è affannato, la mia bocca aperta ed ansimante, con la voglia di avere di più.
    
    Ti appoggi al tavolo davanti a me, il tuo bacino è all'altezza del mio seno, a pochi centimetri da me. Ti accarezzi i boxer evidentemente gonfi e mi prendi la testa costringendomi a baciare il tuo cazzo attraverso il tessuto.
    
    Lo voglio, voglio sentire la tua pelle, la carne dentro la mia bocca. Mi sollevi di peso rimettendomi in piedi, girandomi e piegandomi sul tavolo, sono percorsa da brividi per l’eccitazione e per il contatto del seno nudo contro la superficie di marmo del tavolo.
    
    Apro le gambe il più possibile, mi sento la tua puttana in attesa di essere usata, sono oscenamente aperta con la fica e il culo offerto ai tuoi occhi e con i polsi legati dietro la schiena.
    
    Ti inginocchi e sento il tuo respiro caldo, poi la tua lingua, che segue il percorso tracciato dalla corda, le tue mani mi aprono ulteriormente per darti accesso al miele che sgorga copioso, impregnando la corda.
    
    La discosti leggermente con le dita, provocandomi maggiore pressione sul clitoride, continuando a leccarmi e facendo attenzione a non trascurare il mio buchetto che pulsa di voglia anch’esso.
    
    Mi fai impazzire.
    
    Ti rialzi e strattoni ulteriormente la corda facendomi saltare dal piacere. Ormai non respiro più, ho il fiato corto, ...
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