1. Occorrenza d’averti


    Data: 10/10/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    E’ una notte insonne quella che sto attraversando, insolitamente dinamica e inspiegabilmente operosa, dal momento che il tempo necessario per dimenticarti è diventato costantemente un desiderio dilatato di rivederti, perché è inutile il tentativo di cancellare tentando di depennarne i ricordi. In questo momento mi trovo qua in questo letto con la persona sbagliata al mio fianco nel pensare al domani, ebbene sì, un mese per dimenticarti, parecchi giorni sofferti, numerosi cambiamenti d’umore improvvisi, quei viaggi distanti per creare aizzando e sperimentando arrischiando di plasmare un vuoto incolmabile.
    
    Io ho fortemente auspicato ed energicamente sperato che la distanza potesse aiutarmi per dimenticare il nostro sbaglio, invece quest’oggi mi ritrovo ancora più appassionato, elettrizzato, entusiasta e pieno di te, in quanto domani ti rivedrò nel nostro talamo nascosto da tutto e da tutti, giacché il pensiero corre rapidamente su come vorrei vestirti e in ultimo averti. Nel frattempo percorro la sottile linea dell’erotismo e facilmente sconfino in quello del porno, per il semplice fatto che i miei pensieri avanzano velocemente sulla tua pelle come le mani, mentre prevarica in modo accalorato il desiderio legittimo dell’attesa. Mi ritrovo sennonché nel pensare al tuo corpo, cerco di ricordare tutti i suoi lineamenti, il tuo modo di spogliarti, le movenze al contatto della mia pelle, i sospiri, i gemiti lanciati al vento nel momento dell’estasi, giacché sono minuti ...
    ... interminabili che scandiscono la mia notte. Provo ad allontanare il mio desiderio d’averti cercando un sonno ristoratore, ma inevitabilmente i miei pensieri tornano sul tuo corpo e immancabilmente escogiterò concependo il domani.
    
    Tu sei vestita con una gonna per farmi piacere, di sotto in verità poco o niente e quel poco infinitamente erotico è quel perizoma nero che tu ami, in quanto è qualcosa di trasgressivo per sorprendermi. Chissà, se anche tu sei sveglia nel letto nel pensare domani a noi due. In quell’istante ritorno verso il tuo corpo e penso ai tuoi seni, essi sono talmente morbidi mentre ripenso a quante volte le mie labbra vi hanno giocato, a quante volte t’ho fatto sobbalzare stringendoli tra i miei denti per poi leccarli con dolcezza, come per guarire una ferita mai risanata. Chissà, se in questi quaranta giorni hai sofferto come me, perché queste feste di gioia per me sono state terribilmente deprimenti e frustranti.
    
    Adesso eccomi di nuovo sul tuo corpo, poiché vedo le mie mani accarezzare le cosce e salire, i foltissimi peli scuri collocati là a difesa del tuo inguine, giacché ogni volta mi ricordano quale sia il tuo colore naturale, poi il calore della tua fica che mi esplode in bocca, le polpose labbra che s’ allargano per ricevere la mia lingua e i fluidi che spudoratamente mi sbattono contro. Ho provato a dimenticare il tuo viso e il tuo magnetico e dirompente sguardo, invece mi ritrovo a sentire le tue labbra strette sul mio cazzo, come se tu fossi qui in ...
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