1. Stefano - pornorecensione


    Data: 06/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: MrPR99, Fonte: EroticiRacconti

    Stefano è una gran vaccona. Quasi non lo si direbbe quando lo si incrocia in ufficio: alto, robusto e castano, sempre un po’ imbronciato. Io l’ho visto così la prima volta, piegato a 90 che caricava la carta nel cassetto della fotocopiatrice. Inarcava la schiena e spingeva troppo in su il culo è ho pensato “mi sa che ne ha visti parecchi di cazzi”, ma la mia valutazione è stata interrotta dall’appuntamento che avevo, quattro cubicoli più in là, con un suo collega.
    
    L’ho ritrovato un’ora e un quarto dopo, nel bagno degli uomini. Mi ha fissato il cazzo per tutta la durata della mia permanenza all’orinatoio, e quando l’ho sgrullato un paio di volte e mi sono voltato a guardarlo negli occhi ci si è praticamente fiondato sopra. Tecnica da troia navigata: se l’è sbattuto in faccia, tirando fuori la lingua e massaggiando le palle con la mano libera. Poi ha ingoiato la cappella e ho visto scomparire i miei genitali nel suo cavo orale. Ha succhiato il cazzo con gran perizia e dedizione per otto minuti, prendendolo in bocca fino alle palle e risputandolo fuori per sbatterselo in faccia. Senza che io facessi grandi sforzi la pompa è finita con un’abbondante sborrata nella sua bocca. Ha ingoiato tutto e mi ha ripulito il cazzo. È stato a quel punto che mi ha detto di chiamarsi Stefano e ci siamo scambiati i numeri di telefono.
    
    Tre giorni dopo sono nel suo appartamento, lui è già nudo. In carne, con pancia e culo rotondi, pieni. Leggera peluria scura sui chiapponi al vento. Ha uno ...
    ... di quei grossi culi da prendere a schiaffi per ore, che fanno un bel suono secco quando li colpisci.
    
    Vuole il cazzo subito, e io mi tolgo le scarpe e sbottono i pantaloni. Piccolo fetish di questa vaccona? Le palle. Gli piace l’odore del maschio e dice “il cazzo lo voglio che sappia di cazzo, lascialo com’è". Quindi quando si va da Stefano la sera, niente doccia dopo il lavoro. Affonda la faccia nelle palle e nel dottopalla sudato e resta lì a riempirsi il naso e lavorare con la lingua. Se è particolarmente in calore ti chiede le mutande o le calze da mettere in bocca mentre le rompi il culo alla troia.
    
    Il culo. Appena si mette a pecora, con le mani che tengono divaricate quelle grosse chiappe, vedi il buco e capisci: bello, stretto, umido e caldo. Stefano ha una gran figa e bisogna sfondarla per farlo felice. Niente lubrificante, solo saliva. Gli sputi una volta sul buco e poi via, dentro diretto tutto il cazzo. Se gli fai male mentre lo fa gli piacerà. È stretto e bisogna spingere, ma quando sei dentro è una meraviglia. Io alterno solitamente spinte col cazzo a sonori sculaccioni. Stefano ama farsi chiamare troia o puttana mentre viene scopato e urla di piacere. Adoro, dopo che gli ho fottuto il culo per un po’, tirarlo fuori e guardare il buco che resta aperto. Poi, un attimo prima che si richiuda, glielo sbatto dentro di nuovo. Lo fa impazzire. Un’altra cosa che suggerisco è lasciarsi fare una spagnola con quei chiapponi rotondi. Sentire il cazzo che sfrega contro il ...
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