Cuckold sì, cornuto no 2
Data: 05/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Vanno via e si rifugiano in un albergo a quattro stelle di cui, come per tante cose, Gianfilippo ha una quota proprietaria; per lei l’emozione è forte; non è di primo pelo, è quasi anziana per la professione che esercita; ma quella situazione la intriga in maniera imprevista; quando lui la bacia, in piedi accanto al letto, stringendola con forza da farle quasi male, si rivede giovane ed impacciata, baciata per la prima volta da un ragazzo che le piaceva un fottio.
Non parla perché sarebbe ridicolo ricordare, ma l’emozione la tradisce con sospiri e gemiti irresistibili eppure non si sono nemmeno sfiorati a pelle; lui le sussurra dolcemente che non è col principe azzurro ma con un uomo di cui non è neppure certa di essere innamorata.
“Ti darebbe molto fastidio se, in questi momenti, mi scappasse di chiamarti amore?”
“No, mi farebbe piacere; in questi momenti, in queste situazioni essere innamorati e dirselo è quasi obbligatorio e non incide sulla natura vera del nostro rapporto; ma tu davvero ti senti come la bella addormentata?”
“Si; e non voglio svegliarmi nemmeno coi baci del principe; voglio vivere e godermi la favola. Posso?”
“Puoi fare quello che senti; non ho preclusioni né problemi; sei comunque così bella, in questo languore d’amore, che sarebbe una bestemmia dirti che siamo due amanti senza futuro; e poi … chissà cosa ci riserva il domani … “
Ginevra si lascia spogliare da lui, abbandonandosi completamente alle carezze che le mani realizzano mentre ...
... passano sui vestiti per farli scivolare giù dal corpo; rabbrividisce quando lui le bacia e le lecca le parti che va scoprendo; attende con ansia che arrivi al seno per sentirsi baciare le mammelle, le aureole e i capezzoli che in lei sono molto sensibili; guida la testa, addirittura, quando lui sfiora con le labbra il capezzolo e quello reagisce irrigidendosi e spedendo alla figa una scossa elettrica.
Non vuole godere immediatamente e cerca di frenare il suo istinto; quasi per distrarsi dal piacere di sentirsi adorata, fa scivolare una mano verso la patta ed apre il pantalone portando giù la cerniera; infila la mano nel boxer e incontra il cazzo duro; sa che Gianfilippo non è molto dotato, ma non se ne curava e non se ne cura nemmeno adesso quando sente in mano un cazzo di media misura, non da provocare brividi, ma da assicurare almeno il piacere intenso di sentirlo vibrare tra le dita.
Le piace quel cazzo, lo sente suo, delicato e dolce come i baci che lui le sta distribuendo sul volto, sul petto, sui capezzoli; lo masturba delicatamente e sente il godimento sprigionarsi dall’asta e trasmettersi al corpo di lui; lo tira fuori dal vestito, si siede sul bordo del letto e se lo strofina sul viso sussurrando come un mantra ‘mio, mio’; forse il dato più stimolante per lei è proprio la coscienza che, attraverso quel cazzo, lei raggiunge uno dei suoi antichi desideri, essere amata.
La cosa più affascinante è che ad amarla, nonostante le dichiarazioni opposte, è un uomo di ...