1. Caterina


    Data: 28/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: jethro77, Fonte: xHamster

    ... un minuto. Un minuto lunghissimo, fatto di contorcimenti, spasmi e urla trattenute in gola. Finalmente inerme ed appagata, si abbatté sul tavolo con le cosce serrate. Eravamo entrambi in trance, lei impotente a muoversi, io cosciente di aver realizzato il mio sogno proibito. Ci adagiammo, solo per un attimo, l’uno accanto all’altra. La baciai profondamente facendole sentire il suo sapore attraverso le mie labbra.
    
    Caterina mi abbracciò, serrando le sue gambe nude attorno ai miei fianchi. Sentivo le sue mani che mi accarezzavano il petto sotto la maglietta per poi ridiscendere verso il basso e insinuarsi all’interno dei miei pantaloni. Le sue manine delicate mi accarezzavano il fallo sopra gli slip. Le nostre lingue continuavano a cercarsi, avidamente ed io le accarezzavo i capelli setosi. Sentii la lampo dei pantaloni aprirsi ed una mano insinuarsi all’interno degli slip. Neanche il tempo di accorgermene e sentii le sue mani massaggiarmi i testicoli. Caterina scivolò in basso e iniziò a far scivolare le sue labbra attorno al glande arrossato. Di tanto in tanto scendeva con la lingua giù per il sesso fino ai testicoli. Le sue labbra risalivano continuamente da questi al glande, su e giù, un moto perpetuo di piacere.
    
    Ad un tratto alzò il suo sguardo verso di me e i suoi occhi innocenti sembravano chiedermi: «prendimi!». Mi alzai, la presi per i ...
    ... fianchi e la adagiai supina sul tavolo, non prima di averle sfilato anche la t-shirt, che ancora indossava, per scoprirle il seno e appagare la mia vista. Appoggiai così il mio glande arrossato sulle sue labbra e lo sentii scivolare lentamente all’interno della calda fessura. La sentivo felice, capivo il suo sentirsi protetta mentre la penetravo, i nostri corpi erano nati per appagarci reciprocamente. Mi cingeva forte la vita e restavo bloccato in lei, mi avvinghiava e io mi sentivo bene. I suoi gemiti erano musica, lamenti di passione, delicati gridolini di piacere. I suoi seni ballonzolavano ritmicamente al ritmo delle mie spinte. Supina sul tavolo mi accoglieva nella sua intimità, si donava alle mie carezze. Spesso inarcava la schiena per offrire il suo peto alle mie carezze e ai miei avidi baci. Il suo piacere era il mio, la sua gioia la mia. Mi chiese di poter avere tutta la mia intimità fin nel profondo, di darle tutto quello che potevo darle. «Voglio conoscere il tuo sapore», mi disse; e così, venni su di lei. Un fiotto di sperma caldo e denso schizzò dal mio fallo e le irroro le labbra ricadendo in parte sui seni. Caterina lasciò ricadere la testa all’ indietro e si adagiò esausta al tavolo. Allargò le braccia e si offrì alle mie carezze. Io caddi al suo fianco e la abbracciai. Passai il resto del tempo ad accarezzarle il seno e a baciarlo... 
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