1. No Quarter


    Data: 27/09/2018, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... appassionato bacio alla francese. A un certo punto Lory lo prese saldamente e lo portò dalla sua parte. Tirò la pelle quel tanto che bastava per far uscire tutta la cappella, e poi la accolse tra le proprie labbra, come se fosse stata una grossa ciliegia. E infine affondò il colpo, facendo entrare buona parte di quel cazzone nella propria bocca. Uno, due, tre affondi. Sempre con lo sguardo negli occhi di Marta, la quale dopo averle spostato i capelli dalla fronte la osservò adorante e sorridente. Poi anche lei scese un po’ più giù, e si dedicò ai testicoli dell’uomo. Li prese entrambi nella mano, e si allungò fino a baciarne uno. Di nuovo tirò fuori la lingua, iniziando a leccargli le palle in una maniera che, stando all’intensificarsi del respiro, lui decisamente gradiva. Quando tornò su, pochi secondi dopo, si vide passare il testimone da Lory. Lo aveva appena estratto dalla propria bocca e stava riprendendo fiato, e nel frattempo lo porgeva alla sua amante, come se fosse stato un regalo. Marta non si fece pregare, aprì le labbra e lo accolse dentro di sé. Mentre lo spompinava, Lory la guardava felice ed orgogliosa. Grazie a quell’uomo entrambe stavano scoprendo un nuovo lato dell’altra, ancora più intimo. Intanto i grugniti di lui si facevano sempre più intensi, non sarebbe potuto durare ancora a lungo… Anzi, era già stato bravo a resistere fin lì. Nel tentativo di concedergli un po’ di respiro, Marta abbandonò la presa con la bocca, e ritrovò quella di Lory. Nel loro ...
    ... bacio ora sentivano entrambe ancora il sapore di quel bel cazzo, e la cosa le eccitava ancora di più. ‘Non… non fermatevi…’ sussurrò lui, con la sua voce cavernosa. Entrambe lo strinsero col petto, godendosi dall’alto la vista di quel pisello che provava a farsi strada fra le loro tette. Anticipata da un gemito più intenso dell’uomo, quasi un ruggito, la punta del cazzo si arrese e iniziò a sparare potenti getti di sperma. Entrambe le ragazze furono investite in pieno viso da quegli spruzzi, seguiti da altri meno forti, che ricaddero sui loro seni. Solo a quel punto lasciarono la presa, sedendosi per terra sfinite. Si guardarono e risero, sulla faccia erano piene di schizzi bianchi. Marta allora raccolse da terra uno dei loro asciugamani, e a carponi si avvicinò a Lory. Prima di utilizzarlo, tuttavia, si allungò come se volesse sussurrarle qualcosa, e a sorpresa con la lingua le leccò via una goccia di sperma che le colava sulla guancia.
    
    ‘Ci hai fatto una bella doccia, eh, omaccione?’ disse Lory un paio di minuti dopo, sedendosi sulla sua coscia e mettendogli un braccio intorno al collo taurino, come una bambina in grembo a Babbo Natale per chiedergli i regali. E lei sapeva benissimo che tipo di regalo voleva. Si erano ripulite, ma nel frattempo anche lui sembrava essersi ripreso in pieno: il pene era ancora dritto e pulsante, ben lontano dall’aver esaurito le energie. E che fosse ancora pieno di voglia lo dimostrò subito, allungando una mano fino a posarla sul petto di Lory. ...
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