1. No Quarter


    Data: 27/09/2018, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... seno così sfacciato, per quelle gambe nude che esibiva con fin troppa naturalezza. Anche lei voleva la sua parte di attenzioni, e aveva già un’idea per riconquistare gli sguardi del suo vicino.
    
    ‘Dimmi – continuò Marta per prendere tempo, nella speranza che Lory tornasse fuori presto per riprendere il gioco – Quanto ci verrebbe a costare, una vera?’. Daniele le sorrise, ora si stava facendo spavaldo: ‘Per due belle signore come voi… offro io’. Il suo sguardo non la mollava un attimo, se la stava mangiando con gli occhi. “&egrave proprio un ragazzo carino” si ritrovò a pensare lei. Se non fosse stata fidanzata, se l’avesse conosciuto in un altro contesto, in un’altra vita… se lo sarebbe scopato, in barba alla differenza d’età. Questo pensiero le attraversò la mente in maniera chiara, contribuendo ad eccitarla ancora di più. ‘Eccomi, scusate’ disse Lory, tornando in giardino. Era stata via appena un minuto. Marta la osservò dirigersi verso di lei, e con un gesto discreto porgerle la mano, stretta a pugno. Pur senza capire cosa stesse succedendo, lei rispose a quel gesto allo stesso modo, e in maniera furtiva senza quasi accorgersene si ritrovò con qualcosa in mano. Senza farsi notare, allora, la aprì per capire cosa le avesse appena passato. Sembrava un pezzo di stoffa. Arancione. Marta alzò lo sguardo, sgranando gli occhi, e come Daniele osservò Lory mentre questa si andava a sedere. Il suo cervello arrivò appena prima della realtà, e con un anticipo di cinque o sei secondi ...
    ... le propose nella testa l’immagine che anche i suoi occhi stavano per vedere, anche se non ci voleva credere. Ma era tutto vero. Lory si sedette lì in veranda, tirando appena su la gonna con un gesto impercettibile ad occhio nudo. Poi, con un movimento degno della migliore Sharon Stone, accavallò le gambe. Una mossa lenta e sensuale, che per un’interminabile frazione di secondo permise ai suoi due ospiti di notare come sotto non portasse più le mutandine. Agli occhi bramosi di entrambi aveva rivelato uno spiraglio timido ma allo stesso tempo sfrontato, le cosce si erano aperte quel tanto che bastava per mostrare in tutta la sua bellezza il sesso glabro.
    
    Daniele rimase come ipnotizzato. Le fissava le ginocchia nude, e quelle gambe ora di nuovo appoggiate l’una sull’altra, che nella sua testa non si erano affatto richiuse. Non credeva a ciò che aveva appena visto, eppure non riusciva a togliersi quell’immagine dalla mente. Anche Marta era rimasta senza parole. Sapeva solo che quel gesto l’aveva eccitata a dismisura. ‘Daniele – disse infine, voltandosi di scatto – Questa canna, ce la puoi procurare sì o no?’. Sorpreso da un tono così deciso, il ragazzo si limitò ad annuire. ‘E allora coraggio, vai a procurarcela’. Marta si alzò in piedi, risoluta, e lo invitò a fare altrettanto. Lui posò sul tavolino lì a fianco il bicchiere che ancora teneva in mano, e fu solo quando fu anche lui in piedi, che il terzetto si rese conto della potente erezione sotto ai suoi pantaloni. Un vero e ...
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