No Quarter
Data: 27/09/2018,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... resero conto che era arrivato il momento di tornare in sala. Mancavano al tavolo da fin troppo tempo. Quando Lory afferrò la maniglia per uscire, tuttavia, Marta la bloccò. ‘Aspetta – le disse – Se non lo faccio ora, non riuscirò a resistere fino alla prossima occasione’. Nel dire così, le afferrò il viso e le si avvicinò, fino a posare le proprie labbra sulle sue. Lory, sorpresa solo fino a un certo punto, impiegò pochi istanti per rispondere al bacio. Durò appena una decina di secondi, ma fu un momento bellissimo e appassionato, attraverso il quale entrambe espressero tutto il desiderio che non potevano fare a meno di provare. E poi, finalmente, uscirono dal bagno con ancora il sapore delle labbra dell’altra sulle proprie.
Se quel gesto, almeno nelle intenzioni di Marta, doveva aiutarle a controllare i loro bollenti spiriti, le due ragazze si resero conto ben presto che l’effetto sortito era stato quello contrario. Per tutto il resto della cena, infatti, non riuscirono più a staccarsi gli occhi di dosso, né a concentrare le proprie attenzioni verso i loro uomini. Si desideravano, ormai era evidente a entrambe. E se sopra al tavolo le loro mani potevano solo cercarsi per fugaci contatti, al di sotto le gambe erano libere di intraprendere una sorta di danza, nella quale cosce e polpacci si sfioravano senza sosta, quasi come se stessero amoreggiando tra loro. La voglia saliva nei loro corpi e nella loro mente, e questo fu ancora più chiaro ad entrambe quando, durante il ...
... ritorno a casa, si sedettero sul sedile posteriore dell’auto, ritrovando finalmente un pizzico di privacy. Le luci soffuse all’interno della macchina, la musica proveniente dallo stereo, gli sguardi di Francesco e Riccardo dritti sulla strada… Fu Lory, per prima, a trovare il coraggio di appoggiare una mano sul ginocchio di Marta. Quello che inizialmente era nato come un grattino con la punta dell’indice, presto si trasformò in una carezza a mano aperta sulla coscia. E poco dopo, l’amica le rese il favore, iniziando a sfiorare con le dita la sua gamba abbronzata. Quasi non si guardavano. Le loro occhiate erano tutte rivolte agli uomini seduti davanti, pronte a cogliere ogni minimo movimento per evitare di farsi beccare. Nel frattempo, centimetro dopo centimetro, le mani guadagnavano sempre più terreno, salendo lungo le cosce fino ai lembi di quei vestitini così corti.
A un certo punto Marta si avvicinò, e per un attimo Lory pensò che volesse azzardarsi a baciarla sul collo. In realtà, voleva solo sussurrarle qualcosa all’orecchio: ‘Come stai, nelle mie mutandine?’. La guardò ed entrambe sorrisero, prima che gli sguardi di entrambe tornassero a controllare gli uomini. Poi, avvicinandosi a sua volta, le rispose con un filo di voce: ‘Ti chiedo scusa, mi sa che te le sto inzuppando tutte’. Per un secondo, Marta non fu certa di aver capito bene. Ma bastò lo sguardo malizioso della sua amica, per darle la conferma che cercava. A quel punto fu colta da un istinto irrefrenabile. La ...