1. No Quarter


    Data: 27/09/2018, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... la mano – Sai, in fondo un po’ capisco la nostra amica Kimberly… Sono così belle che &egrave difficile resistere alla tentazione di toccarle’. A quel punto, esponendo il petto in avanti, Lory le rispose: ‘Se sei così curiosa, non mi sottraggo mica…’. A queste parole, Marta non si fece pregare ulteriormente, e allungò la mano fino a posarla sul seno destro, per una carezza gentile. ‘Davvero splendide… Che misura hai detto che sono?’. ‘Non credo di averlo detto… Quarta, comunque’. Il tocco delle dita sulle sue tette stava iniziando a farla eccitare. Non voleva darlo a vedere, ma tra le gambe iniziava già ad avvertire un senso di umidità. ‘Penso che anche tu, più o meno…’ aggiunse, portando anche lei una mano sul seno dell’amica per una palpata un po’ più coraggiosa. ‘Terza’ rispose Marta, abbassando lo sguardo su quella mano che le stava sfiorando il capezzolo. Per un attimo chiuse gli occhi, cercando di trattenersi dalla tentazione di accarezzarsi gli slip con l’altra mano. Fu proprio per evitarlo che la portò sull’altro seno di Lory, e qui non poté trattenersi dal soppesarli entrambi. ‘Sono così morbide e naturali… – commentò, mentre le sollevava leggermente – Mi sa che anche tuo marito ama giocarci’. ‘Sono il suo gioco preferito’ rispose maliziosa, mentre stringeva un po’ le braccia ai lati per farle risaltare ancora di più. Marta la guardò negli occhi e, inebriata dai fumi della marijuana, scoppiò in una risata incontrollata, mentre si gustava il contatto dei polpastrelli ...
    ... di entrambi i pollici della sua amica sui propri capezzoli.
    
    Furono delle grida sguaiate a interrompere all’improvviso quell’atmosfera di complicità. Ci misero qualche secondo, prima di accorgersi di quel gruppetto di adolescenti che correvano proprio sotto al loro piccolo promontorio. Sei boy scout, vestiti con la tipica e inconfondibile divisa: camicia azzurra, fazzoletto annodato al collo, calzoncini corti e cappello. Uno di loro, probabilmente il capo nonostante sembrassero tutti più o meno della stessa età, aveva fatto mettere in fila gli altri e li stava richiamando per quelle urla esagerate. Le due ragazze li osservavano dall’alto, senza dire una parola. Non parevano affatto essersi accorti della presenza di quelle donne mezze nude pochi metri sopra di loro. ‘Poverini, che spettacolo che si perdono…’ scherzò Lory, facendo attenzione a non farsi sentire. Marta, sentendosi stimolata, le diede corda: ‘Hai ragione, qualcuno dovrebbe avvertirli delle sventole che ci sono quassù…’. A quel punto Lory sembrò avere un’illuminazione. Di nuovo fece il pugno con la mano, e sorridendo le ripeté: ‘Pari o dispari?’. ‘Insisto col pari’ rispose prontamente, salvo poi aggiungere: ‘Cosa ci stiamo giocando?’. ‘Chi perde li va ad avvisare della nostra presenza. Non vorrei mai che gli prendesse un colpo, vedendoci…’. Marta non batté ciglio, e iniziò ad agitare il pugno sul palmo per il countdown. Stavolta però non fu fortunata: le sue due dita, contrapposte alle tre che Lory aveva mostrato ...
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