No Quarter
Data: 27/09/2018,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... chiederle come fosse andata col marito, sfogando finalmente quella curiosità che covava fin da quando si erano viste fuori dalla soglia di casa. ‘Beh direi… decisamente bene’ confessò Lory con un velo di timidezza, di cui pian piano si liberò mentre le raccontava alcuni dettagli piccanti della serata. ‘La lingerie gli è piaciuta molto, è stata una novità che ha davvero ravvivato le cose tra noi… – spiegò – Poi a un certo punto mi ha chiesto una cosa che mi ha stupita’. ‘Ah sì? Sono tutta orecchi!’ replicò l’amica con sincero interesse. ‘Beh… Noi siamo abituati a farlo in maniera abbastanza canonica, specie da quando ci siamo sposati. Invece ieri sera l’ho visto più fantasioso… Dopo un po’ mi ha chiesto di togliere reggiseno e mutandine, ma mi ha fatto tenere calze, reggicalze e tacchi mentre… lo sai, no?’. ‘Wow, eccitante – commentò sincera Marta – Dev’essere l’aria di questa regione che aumenta la libido, siete decisamente fortunati qui!’. Lory rise, chiedendole il perché di quella affermazione, e così anche l’altra iniziò a confessarsi: ‘Ti dico la verità… Dopo la nostra cena la prima sera, ho seguito il tuo consiglio… e ho provato il box doccia!’. ‘Aaah, e cosa aspettavi a raccontarmelo?’ la rimproverò. ‘Non so, avrei voluto farlo ieri ma avevo paura di sembrarti fuori luogo…’. ‘Facciamo un patto, okay? D’ora in poi non dobbiamo avere paura di dirci nulla’. Marta annuì, apprezzando la proposta. E poi continuò: ‘Comunque avevi ragione, è davvero spazioso ...
... e adatto per certe cose… Anche a Riccardo è piaciuto molto’. ‘Oddio, non gli avrai detto che era una mia idea, vero?’. ‘No, no, tranquilla… Certe cose rimangono segrete fra me e te’ le rispose con un sorriso, facendole l’occhiolino. ‘Comunque non penso sia l’aria della Valle d’Aosta… perché prima che arrivassi tu le cose erano decisamente più monotone. Secondo me è la vicinanza reciproca, che fa bene a entrambe. Anzi, a tutti e quattro!’.
Dopo quasi venti minuti di cammino, le due videro finalmente la radura aprirsi, e uno spettacolare scenario proporsi ai loro occhi. Il lago era davvero stupendo, con un’acqua molto più limpida di quella del mare a cui Marta era abituata. Tutto intorno, uno stretto ma lungo litorale composto quasi interamente da piccoli sassi bianchi, intervallati qua e là solo da qualche ciuffo d’erba. Il perimetro del lago non era così ampio, e le due ragazze non ebbero difficoltà a contare le poche persone presenti: appena una ventina, più che altro coppie un po’ in là con gli anni o famiglie desiderose, come loro, di concedersi un po’ di relax in mezzo alla natura. Si guardarono in giro, alla ricerca di un posticino tranquillo dove riposarsi dopo la lunga camminata. Alla fine individuarono una piccola collinetta d’erba, un punto abbastanza isolato e non semplicissimo da raggiungere, circondato dagli alberi. Pensarono che lì avrebbero potuto godere di tutta la libertà che volevano, e così dagli zaini estrassero due asciugamani e li distesero ...