LA PINETA
Data: 25/08/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Tue Racconti
Autore: Mario, Fonte: RaccontiErotici.top
Mi chiamo Mario ho 63 anni e vivo in provincia di Milano, sono sposato da 35 anni con Lorena di 58 anni, la nostra vita sessuale è una vita normale ci cerchiamo e soddisfiamo entrambi nella normalità di una coppia della nostra età.
Sono etero da sempre e non ho mai avuto nessuna fantasia con persone del mio stesso sesso, sono alto 185cm peso 95kg ho un fisico da ex sportivo, che con gli anni si è un pò appesantito dalla mancanza di una costante attività fisica e dalle tentazioni del buon cibo e del buon vino.
Sono tornato dalle vacanze ieri e mi è venuta voglia di raccontare l’esperienza avuta durante le vacanze, sono stato per la prima volta in Toscana in una località nella quale non ero mai andato e ho preso l’ombrellone due lettini in una spiaggia a me nuova.
Siccome fumo il sigaro, e per rispetto altrui non fumo sotto l’ombrellone, la spiaggia offre nel retro in pineta un luogo dove si può fumare tranquillamente pertanto, ogni tanto mi alzavo per recarmici a farmi un sigaro.
Qualcuno faceva come me ed è in quell’occasione che ho iniziato a parlare con un mio coetaneo, anzi 5 anni più giovane, del più e del meno, sport, politica, il tempo ecc ecc.
Questo signore di nome Angelo, fumava più o meno ai miei orari quindi ci incontravamo spesso, venerdì scorso ci siamo trovati in pineta e abbiamo iniziato a discorrere, quando frugando nelle mie tasche mi sono accorto di aver lasciato i sigari nel portasigari nel mio zaino sotto l’ombrellone.
Angelo a quel ...
... punto mi dice, te ne offro uno dei miei ma li ho in cabina se vuoi andiamo a prenderli che te lo offro volentieri. Io non sapevo ci fossero le cabine in quanto essendo la prima volta che frequentavo quella spiaggia, lui mi dice si sono in fondo alla pineta perché essendo un’area protetta non hanno potuto realizzarle in adiacenza alla spiaggia.
Così ci incamminammo verso le cabine assieme, una volta arrivati sul posto, apre la sua cabina e mi dice scusa il casinò ma qui deposito i canotti dei nipoti e ammanicoli vari da spiaggia, lui entra e io lo seguo a quel punto non so come non so il perché mi ritrovo appoggiato ad un canotto quasi impossibilitato a muovermi, con Angelo attaccato con la bocca ai miei capezzoli che succhiava e leccava con avidità, i capezzoli sono una delle mie zone esogene più sensibili, in un attimo aveva in mano il mio cazzo, che complice la sua abilità con la lingua era diventato durissimo, senza dire una parola si abbassa e lo prende in bocca in un attimo, e inizia il più bel pompino che io abbia mai avuto, era di una abilità straordinaria non so cosa mi sia successo ma godevo come un pazzo, lui intanto si masturbava come un forsennato, non so quanto tempo sia passato ma gli ho innondato la bocca di sperma, che lui ha inviato con piacere, ha iniziato poi il lavoro di pulizia Rino a quando a furia di segarsi non è venuto anche lui schizzando ovunque.
Dopo essersi rialzato mi ha guardato dicendomi peccato che domattina parto, ma è da quando sei ...