1. Goduria


    Data: 11/07/2023, Categorie: Trans Tue Racconti Autore: Martino, Fonte: RaccontiErotici.top

    Sto viaggiando sulla via Aurelia diretto a Civitavecchia.
    Ua figa stratosferica usa la classica tecnica della gamba in mostra per avere un passaggio.
    Mi fermo e la faccio salire.
    Ciao, dove sei diretta?
    Ciao, vado a Santa, Marinella.
    Riparto ma senza fretta, lei mi guarda e dice, come mai vai così piano?. Per prudenza rispondo, in realtà voglio trascorrere più tempo in compagnia di quella bonazza..
    Lei mangia la foglia e per tutta risposta fingendo si accomodarsi meglio allarga le cosce facendo salire la striminzita minigonna che indossava.
    Belle cosce dico.
    Grazie del complimento risponde, le palperesti volentieri vero?
    Ma no, cosa vai a pensare, io sono un uomo serio e per giunta sposato.
    Non fare la, scena, ho notato come le guardi con evidente desiderio ecosì dicendo poggi
    Wiw a leiuna mano sul cazzo.
    Vedo che ho ragione?, solo a toccartelo ti è già venuto duro.
    A. Quel punto perdo ogni ritegno, mi fermo in una zona abbastanza nascosta e lo tiro fuori.
    Wow esclama, che cazzo favoloso, è lo afferra.
    Io da, parte mia ...
    ... Le apro la camicetta, e le scopro una zinna
    Sembra, un melone, la palpeggio un pó mi prendo in bocca un capezzolo e inizio a ciucciarlo, diventa turgido in un attmi e lei geevdi piacere.
    Si, succhiamelo tutto,fammi eccitare , intanto si da da fare e mi tira una sega facendomi sborrare in fretta. Ahhh, che goduria, hai un tocco favoloso.
    Senza rispondermi  lo prende in bocca e mi sbocchinava avidamente facendomi sborrare nella sua gola ingoiando tutta la crema..
    A quel punto le metto una mano fra le cosce e...sorpresa. Anziché toccare una figa bella calda, mi ritrovo nella mano un cazzo di tutto rispetto.
    Superato l'iniziale stupore, mi assale una prepotente eccitazione e a mia volta inglobo il suo cazzo in bocca e lo spompino a mia volta facendomi sborrare in gola e assaporando tutto lì sperma.
    Ripartiamo e una volta arrivati   mi chiede se possiamo rivederci magari a casa sua, staremo più comodi e potremo riprendere il nostro gioco.
    Dico di sì. Prima di andare le dico io sono Martino e lei/lui? Io sono mabel, a domani, iaspetto 
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