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Parigi
Data: 20/09/2018, Categorie: Masturbazione Maturo Voyeur Autore: lei_io, Fonte: xHamster
... occhi, non voglio sapere se c'è. Ma se ci fosse una finestra, e se dietro la finestra ci fosse qualcuno? Non importa chi. Uomo, donna, vecchio, ragazzo Non sarebbe contento o contenta di guardarmi? Sorrido maliziosa abbassando lo sguardo sui seni Le aureole, increspate sono più piccole del normale, tutte protese nello sforzo di spingere i capezzoli verso il cielo o verso una bocca che succhia La mano che era dietro la testa si sposta per accarezzare il seno, soppesarlo, stringerlo, palparlo, con l'urgenza di un amante, mentre pollice ed indice iniziano a pizzicare i capezzoli, a tirarli Ora richiudo gli occhi per non correre il rischio di vedere, di sapere. Entrambe le mani adesso massaggiano le grandi labbra Le stendono, le tirano verso l'esterno le piccole le seguono e cosi facendo rivelano ad occhi desiderosi il centro del piacere Lo voglio anch'io quel piacere adesso Lo so che c'è qualcuno sento il respiro che inizia ad affannarsi, la mano che con frenesia masturba l'uccello, mentre susurra parole oscene che lo eccitano ancora di più "apriti di più troia, lo sai che ti guardo e ti piace, dai girati fammi vedere il tuo culo aperto" Mi fermo impietrita "sono impazzita"? "chi era che parlava"? Non mi importa, mi giro, mi inginocchio, con il viso sul lenzuolo di seta annuso il mio odore della notte, la schiena si inarca per spingere ...
... il sedere in alto, per offrirlo alla vista di chiunque i capezzoli strusciano sulle pieghe del lenzuolo, le mani da sotto raggiungono la mia figa fradicia. Il cliroride reclama attenzioni Non ancora Le dita aprono la figa Non basta, adesso sono in tanti che guardano, che sbavano, che mugolano, che si masturbano Afferro la spazzola per capelli che ho lasciata sul comodino Infilo il manico nella vagina che lo prende con avidità Entra esce entra esce con la foga di uno stallone che monta la sua giumenta, sto per venire, ma non voglio, voglio restare ancora li ... sospesa Voglio sentire gli schizzi che si stampano sulla vetrata come gocce di pioggia Tolgo il manico dalla figa E' fradico dei miei umori Lo infilo nell'ano che si stava aprendo e chiudendo voglioso nel preludio dell'orgasmo Non sono più ne una bimba, ne una regina ne una donna ... solo una femmina in calore che vuole il tributo del maschio alla sua bellezza. il culo che si alza altissimo con la spazzola infilata sino in fondo, i seni che sctursciano sul lenzuolo, le mani che masturbano il clitoride, la figa aperta, spalancata, pronta a farmi godere. Non usate più le mani per masturbarvi, usate la mia figa. sfregate il cazzo contro le sue pareti, spingete dentro sino in fondo, fatemi sentire la voglia di riempirmi L'orgasmo esplode al pensiero di aver fatto esplodere la vostra voglia