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A te
Data: 15/09/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Dumbo, Fonte: EroticiRacconti
Ti scrivo anche se son sicuro non lo leggerai mai. Come tante, troppe persone eri bloccata in una relazione tossica, una di quelle che ti logorano dentro e fuori. Ma tu cocciuta e testarda tornavi sempre da lui. Avevi sempre uno sguardo triste e toccava a me donarti, anche se per pochi secondi, un sorriso, un momento di felicità con le mie stupide battute e con i miei stupidi problemi. Cose banali ma talmente normali da risultare divertenti ai tuoi occhi. A lavoro aspettavo sempre la pausa per averti seduta sulle mie gambe. Adoravo toccare i tuoi lunghi capelli, drogarmi del tuo profumo, percepirne il calore e le curve del tuo corpo. I tuoi occhi mi urlavano aiuto, io pur di salvarti dalla tua sofferenza ti ho aperto il mio cuore. Ti ho offerto cose che non avevo mai proposto a nessun’altra. Scappare, cambiare vita, ricominciare da zero in un'altra città. Per te avrei rinunciato a tutto ciò che avevo, tutto ciò che ora mi resta. Ogni giorno a lavoro, passo vicino al nostro tavolo, quello dove l’estate scorsa ti ho vista felice e spensierata. Ricordo quel giorno come se fosse ieri, quella notte per l’esattezza. Io e te, bloccati a lavoro con nessuno intorno ci siamo aperti ed abbiamo esternato i nostri desideri. Ci siamo lanciati in una insaziabile danza, divorati il corpo a vicenda incuranti di ogni conseguenza. Una fame implacabile, pur di farti felice sarei andato avanti fino a sanguinare, avrei continuato ad avventarmi su di te fino ...
... all’ultimo dei miei battiti. Avevamo una inconsapevole certezza, sarebbe stata l'unica sola volta insieme, ed entrambi non gli volevamo porre fine. Il giorno dopo i colleghi erano meravigliati del fatto che due ritardatari come noi fossero arrivati per primi, a te scappo un sorriso che mai avevo visto prima d’ora sul tuo viso. Eri un’altra persona, felice solare per quanto impossibile eri ancora più bella. Poi dal giorno seguente poco alla volta ti sei chiusa e allontanata da me. Oggi scopro che sei scappa con quel fottuto nero. Sei stata solo un egoista di merda. Ho una tale rabbia addosso che strapperei la pelle a chiunque mi rivolge la parola, solo per scriverci su che ti amo. Avrei dovuto picchiarti, legarti e rapirti fregandomene delle tue scelte. Se incontro per strada il tuo ex giuro di farlo a pezzi, nonostante tutta la sofferenza che ti ha arrecato qualcuno ancora oggi lo difende. Io ora sono arrabbiato con tutti me compreso. Ti ho dato il mio cuore e tu te ne sei fregata, speravo di contare qualcosa per te, ma nemmeno un addio. C’è la tua foto in prima pagina sul giornale di questo fottuto paesino che non hai voluto lasciare. Vodka e calmanti la tua ultima cena. Tipico di te. Hai preferito il nero con la falce invece di darmi la possibilità, o per lo meno provare, di renderti felice. Vorrei uscire fuori ed urlare ti amo talmente forte da farti tornare in mezzo a noi, ma stento riesco a dire con un filo di voce: Perdonami Carlotta.
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