Racconti di un master
Data: 27/08/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: JimmyPad, Fonte: EroticiRacconti
Sono un dominante, lo sono sempre stato anche se ho scoperto la mia natura leggendo a 17 anni Histoire d'O. Ho sempre avuto tendenze sadiche ma a me non piace solo elargire dolore, a me piace umiliare in tutte le forme, e fare male anche psicologicamente ne traggo piacere
Ora all alba dei 60 ho deciso di raccontare alcune delle sperienze significative che ho vissuto. Sono tutte storie vere che spero sappiano trasferire le sensazioni che ho provato e che provo ancora nel praticare la dominazione.
Inizio, i nomi sono di fantasia, gli accadimenti no.
Avevo 20 anni, il mio primo lavoro, in un azienda del tortonese, all ufficio paghe c'era lei, Tizi, alta 1e70, magra, piatta come un ferro da stiro ma con una presupponenza irritante, forse perche quel viso allungato, spigoloso e con un naso importante la rendevano brutta e poco femminile.
Amica della mia collega d'ufficio, Giorgia,, molto piu piacevole d'aspetto,che lei chiama Aeternum per il fatto che aveva sposato l unico uomo della sua vita.
Avevano entrambe 4/5 anni piu di me, ma qualcosa mi diceva che avevano fame ambedue di nuove esperienze.
Essendo l ultimo arrivato, la Tizi amava prendermi in giro in un modo irritante che a me faceva solo crescere la voglia di fargliela pagare duramente.
Come vi ho detto sono un bastardo, ed anche un manipolatore.
Giorgia pur avendo una bimba piccola stava spesso da sola in quanto il marito lavorava nei cantieri e tornava a casa solo nei fine settimana.
Presto ...
... tra me e Giorgia nacque un amicizia che sfocio' in una certa complicita e complice la fitta nebbia che nella pianura padana non manca mai, presto si trasformo in appuntamenti dopo lavorativi serali nei parcheggi della zona.
Giorgia fu una sorpresa, durante le nostre prime chicchierate scoprii che pur essendo sposata, era pressoche digiuna di esperienza sessuale, per lei il rapporto era farsi succhiare le tette, di cui non disponeva in misura abbondante e farsi scopare alla missionaria. Alla terza serata passata in macchina mi protes verso di lei e tenendole la nuca avvicinai la bocca alla sua e la baciai, dopo una breve esitazione contraccambio' e le mie mani cominciarano ad accarezzarle i seni, piccoli ma con dei capezzoli molto pronunciati, la guardai e le dissi - prendimelo in bocca-lei si ritrasse con aria incerta -dai sbrigati, prendimelo in bocca- intanto le mie dita erano sotto il suo maglioncino e le toccavano i capezzoli.
Ma non l ho mai fatto-, mi disse ed io -imparerai, dai sbottonami- e vedendola reticente comincia a strizzare un capezzolo tra le dita con una mano e con l altra accompagnare la sua nuca verso la mia patta.
- Mi fai male - urlo' ed io - sbrigati, prima succhi e prima ti lascio andare.
Comincio ad armeggiare con la cerniera e tanto ero eccitato che appena riusci a liberami il cazzo le scatto' a molla sul viso.
-Prendilo in mano e scappellamelo - le ordinai sempre tenendole il capezzolo ben strizzato, esegui', - ora leccami bene la ...