Zio vincenzo ha capito prima di me la mia natura
Data: 24/08/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: giulietta 2, Fonte: EroticiRacconti
Mi chiamo Giulio ,ho 18 e mezzo e da qualche mese studio in un istituto per il turismo. Da poco tempo i miei genitori mi hanno lasciato. Infatti loro sono dovuti restare al nostro paesino per il lavoro e mi hanno affidato allo zio che vive nella città dove studio. Io sono biondo,con capelli lisci lunghi,abbastanza effeminato. Sono inoltre alto 175 ,magro e completamente liscio e da sempre sono poco dotato. Ho un bel culetto tutto liscio e tondo, da femminuccia, che mi ha portato a molte prese in giro negli anni precedenti dai miei compagni di scuola . Ma ormai non ci faccio più caso e sppporto pazientemente queste battute di spirito e anche qualche palpatina di troppo dei più audaci. Cerco di non pensarci ma qualche volta mi è piaciuto essere palpata dietro. Da quando sono arrivato a casa di zio ho notato che lui ,a volte, mi guarda con un 'aria ambigua e mi fa certi sorrisini indefinibili. Zio Vincenzo è il classico single sciupafemmine ,non si è mai voluto sposare e in famiglia si dice che ha sempre manifestato una notevole attrazione per le donne . Mi ha accolto con molto calore nella sua casa e mi ha messo a mio completo agio ,dandomi una stanza carina con bagno annesso. Mi guarda spesso e il suo modo di mirarmi mi mette un certo imbarazzo: Mi sento come una sua preda . Ecco questo penso. Nel contempo ho iniziato a frequentare il mio istituto e le cose mi sembra che vadano bene . Ogni tanto vedo lo zio che si porta a casa qualche sua amica e si chiude con lei nella ...
... stanza . Dopo poco si sentono attraverso i muri cosa stanno facendo i due amanti con suoni inequivocabili. La cosa non mi disturba ,anzi devo dire che mi dà una strana emozione pensare a queste femmine che si donano a lui.Del resto lui era il tipico maschio latino con baffoni ,peloso ,muscoloso. Un bell'uomo indubbiamente. Capisco che possa piacere alle donne ,inoltre vanta un buon senso dell'umorismo che non guasta. A quel tempo accade che inizia la storia dell'epidemia. Questo cambia del tutto le abitudini di Vincenzo e di conseguenza anche le mie. Usciamo di rado ,restiamo in casa spesso la sera e la convivenza diviene per forza più stretta . A scuola faccio spesso lezioni di cucina e poi mi diverto a ripetere in casa le ricette appena imparate.Zio è molto contento e mi loda dicendomi che ero indubbiamente portato per quel lavoro e che sarei stato un'ottima cuoca. Si diceva cuoca,ma io non ci prestavo attenzione e ci ridevo su. Avevo però notato che mi guardava spesso mentre cucinavo in particolare da dietro ,seduto al tavolo della cucina. Io poi avevo il vizio di stare ai fornelli semisvestito ,perchè non soppartavo il caldo degli stessi. Lo zio mi dice ogni tanto di togliermi anche i pantaloncini ,se avevo caldo e quando lo avevo fatto notavo che il suo sguardo era visibilmente compiaciuto di mirare il mio lato b. Mi sentivo sempre la sua preda e questo mi da un certo fastidio. Un martedì sera quando rientra dal lavoro mi dice che mi ha portato un regalino e ridendo mi porge ...