Ai ragazzi piacciono tre cose
Data: 23/08/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: daniele.erre, Fonte: RaccontiMilu
... sfilò i pantaloni, che porse a Daniele. Infine, il perizoma. Istintivamente si coprì la patatina con un mano, mentre passava l’intimo a Daniele. Era nuda, davanti a lui, ed era imbarazzatissima, si potevano vedere chiaramente i capezzoli turgidissimi!
“Carino…davvero carino…e soprattutto umido… e dall’ odore non sembra proprio pipì..”
“Mi scappa forte…” disse con tono di supplica Laura
“Allora falla..”
“Girati…”
“No, e togli le mani dalla patata, me ne sono accorto che non è rasata nemmeno lontanamente…”
Laura abbassò la testa, un “Te lo avevo detto di rasartela…” pronunciato dalla sua amica Michela le risuonò nella mente. Si rimise le scarpe, si accovacciò, rilassò i muscoli e finalmente un copioso getto di pipì le svuotò la vescica… la stava facendo davanti a Daniele, si sentiva umiliata, mentre usciva il getto, illuminata dalla luce dei fari, chissà chi altri poteva vedere. Laura si immaginava selve di occhi indiscreti, sicuramente quelli di Daniele che non la perdevano di vista un attimo. Il rumore che faceva la pipì cadendo risuonava nella sua mente e le sembrava assordante. Vero, umiliata, si trovò ad un tratto a pensare, ma, in fondo, non le dispiaceva mica che la guardasse. E non le dispiaceva neanche di non essersi depilata: a lei piaceva, quando si toccava da sola, sentire i peli della sua fighetta impregnati di goduria, quindi se piaceva a lei, magari poteva piacere anche a lui, perché escluderlo a priori?
“Ho dimenticato il fazzolettino ...
... di carta nella borsa, me lo porteresti per cortesia, così mi asciugo?” gli chiese, guardandolo dal basso verso l’alto dalla sua postazione accovacciata.
“Non vedo perché dovrei farlo” gli rispose lui, calmo. “Alzati, e vieni da me, senza toccarti”.
Laura, titubante ma ubbidiente, gli si avvicinò, con la patatina ancora bagnata di pipì. Daniele l’asciugò con il perizoma, soffermandosi molto più del dovuto su grandi labbra e clitoride, inumidendo ancora di più la stoffa delle mutandine.
“Sei fradcia…” sussurrò Daniele, portandosi il perizoma al naso, per annusarne l’aroma ad occhi chiusi.
“Che buon odore che hai, sentilo anche tu” le disse porgendole l’intimo, mentre con la sinistra l’attirava a sé. Era eccitato, eccitatissimo. La ricondusse in macchina, sul sedile posteriore. Lui si accomodò alla sua sinistra. La baciò, le prese la mano, accompagnandosela sulla patta dei jeans, incitandola a sbottonarglieli.
“Ecco, ci siamo, è arrivato il momento” pensò terrorizzata Laura. “Ed ora, che faccio? Lo tocco e basta?” Penso mentre slacciava la cintura e abbassava la lampo. Era evidentemente nel panico, che aumentò notevolmente quando lui, facilitandola nel compito, estrasse l’evidente erezione dagli slip, avvicinandogliela alla bocca, incitandola a fagocitarlo spingendole con l’altra mano la testa verso il basso.
“Oddiooooooo, come è duro!!”
Laura proseguiva ad istinto, senza schemi, ed il risultato era una lenta sega… che però non stava soddisfano pienamente ...