ASIA E IL GALEOTTO al Parco
Data: 21/08/2024,
Categorie:
Anale
Trans
Gay / Bisex
Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster
Quella domenica mi alzai molto presto per studiare. L’esame era vicino e il prof. un vecchio stronzo, sadico ed inavvicinabile. Non avrei mai potuto raggiungerlo nel suo studio e, con la scusa di chiedergli qualche delucidazione su alcuni argomenti, offrirgli le mie prestazioni di bocca per superare l’esame o di culo per prendere pure un buon voto. Mi resi conto, tuttavia, che ero proprio indietro col programma e che non sarei mai riuscita a studiarlo tutto. Era inutile continuare a far finta di studiare. Ma non avevo sonno e non sarei tornata a letto. Provai ad entrare nella camera del mio coinquilino cui, molto spesso, avevo fatto qualche succosa pompa approfittando dell’erezione mattutina. Ma era nel letto in compagnia di una ragazza e desistetti.
Decisi allora di indossare la tuta aderente le autoreggenti ed il perizoma mi sentivo gia una femmina e avevo gia avuto svariate esperienze da gran troia avevo i capelli lunghi ed ero gia segretamente corteggiata ed importunata per strada pur non essendo a tutti gli effetti ancora una transessuale, ero decida ad andare a fare una bella corsa al parco. Sicuramente un po’ di sport mi avrebbe caricato e, forse, avrei trovato la concentrazione adatta. Non che mi servisse la corsa, avevo un bel fisichetto e un culetto stupendo che attirava l’attenzione di tutti i porci maiali, anche etero che, di fronte alle mie chiappette sode e lisce, subivano un repentino processo di conversione.
Faceva molto freddo ma non mi scoraggiai. ...
... Giunta al parco cominciai la mia marcia lungo tutto il perimetro ellittico di quella distesa di verde .
C’erano altre due persone che facevano footing ma per il resto quel luogo era deserto. Mi sembrava un paradiso. Giunto all’estremità del punto da cui ero partita notai un ragazzo che annaffiava alcune aiuole. Notai subito dei pantaloni larghi e verdi ed una maglia in pile arancione. Era di spalle, ma il mio infallibile sesto senso mi fece capire che si trattava di un bel ragazzo. Alto, moro e con le spalle larghe. Nel ripercorrere il tragitto che mi avrebbe riportato al luogo dove avevo visto quel tipo, fantasticai molto su come potesse essere di viso. L’attesa di quei quasi quindici minuti valse la visione che ebbi quando me lo trovai di fronte. Il moretto era decisamente bello, un volto spigoloso, barba incolta, sguardo da duro. A primo acchito lo associai ad un delinquente costretto a svolgere dei servizi sociali per scontare la pena inflittagli per qualche reato.
Probabilmente mi attardai un po’ troppo nel fissarlo, tuttavia neanche lui distolse lo sguardo dal mio. I successivi dieci minuti del mio giro intorno al parco furono impegnati in pensieri decisamente sconci.
Immaginavo il suo cazzo, i suoi modi di fare grezzi e virulenti, la sua volgarità.
Già mi vedevo a pecora a prendermi la sua mazza tutta nel culo.
Mi venne duro e decisi di andare nei bagni pubblici del parco a spararmi una bella sega fantasticando su quel manzo.
Entrai nell’antibagno dal ...