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Le soleil couchant.
Data: 18/08/2024, Categorie: Lirica erotica, Poesia Autoerotismo Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu
Tramonto Brezze a carezzarmi la pelle Schiamazzi di fanciulli in cortile La casa tutta per me Roghi violenti dal Cuore del mio Essere Donna Quindi sospiri d’innamorati e sonoro di voci Fruscii di lenzuola di lino, giochi d’ombre furtive La camicia da notte sfilata per terra seguita dall’intimo Sinuosa lentezza con cui m’adagio sul materasso Nuda Abbassate le tapparelle atmosfera di luce d’abat-jour soffusa semidischiusa la finestra al pari di labbra soffici e dolci Sussurro parole d’amore allo specchio tra le mie gambe Smarrita tra pulsioni animate intrisa di giovinezza invincibile sfogo tensioni indecenti sfiorandomi tutta Fuori tuoni lontani celebrano della Natura l’eterna potenza Gli occhi d’innocenza velati, io pudìca io lasciva, tonalità intrise di vita Inizia la pioggia di lampi a filtrare più forte avvolgendo della Donna che sono gli anfratti più intimi Velocizzato il respiro, mi assaporo celando le mani per provare piacere dentro di me, sì, ancora un poco di più fino in fondo, nel ventre che darà vita Le labbra increspate da brividi a sorrisi nel vento ambrato alternati nella tempesta del vespro sorrido infantile esalando piacere Mi regalo a me stessa così reclinata come una fata che oscenamente s’espone Sprigiono fiumi copiosi di melliflui infusi aperto l’otre bollente dalle dita a cadenza lambito Capovolgo pudori, inseguo voluttà sentendomi ancora più Donna mentre danzo impaziente Subisce trasmutazioni il reale che inerte scolora in quella ...
... notte sospesa d’idealità confuse Vorrei mille specchi per potermi ammirare d’ogni mia languida espressione trarre un dipinto Musica finalmente: da fuori melodie di lontani violini mentre compongo sulle mie dita il ritmo di quell’abbandono ansimando passione in balia di sensi profondi Rallento stremata Mi poso sul fianco quale farfalla in amore Lo specchio ora dinanzi al mio viso riflesse le mie pupille, brillare l’oro degli occhi, le labbra d’amaranto divampa la passione che mi brucia le guance consumandomi il sesso Nell’intimità tra le cosce soffoco gemiti illuminati da lampi Visione accecante per chi non può sapere della dolce malia l’alto sentire Scambio di sguardi tra me e la giovane donna che seducente sorride riflessa, soggiogata nel suo lento scivolare scandito mentre le schiudo i petali irrorati di stille Il profumo della notte di terra bagnata da gocce si mesce col suono del sogno sovrano tra sospiri più fitti con l’aroma salmastro di Donna con cui mi stordisco adescandomi Affondo sul guanciale navigando verso mondi remoti e fiabeschi La mano a vibrare colpi instancabili accelerando battiti in petto Tutto il corpo di meraviglia pervaso in dolce resa alla malia soave Avvicino le labbra allo specchio ne bacio la fredda superficie imprimendo calore di lingua desiosa mentre furiosamente dibatto il bacino e inarco la schiena: una danza esotica d’ingenuo erotismo Scordo memoria di me medesima nella penombra infuocata Piove a dirotto, precipita il ...