1. Red Piper


    Data: 17/08/2024, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: DarkKnight83, Fonte: RaccontiMilu

    ... sapeva solo che doveva scappare. Cominciò a correre nella direzione opposta a quella da cui aveva sentito provenire il rumore. Guardandosi i piedi si accorse di indossare scarpe con tacco dodici, le scarpe che Martini le ordinava di indossare quando si vedevano. Sapeva che la rallentavano, ma aveva la certezza che se si fosse fermata a togliersele i suoi inseguitori l’avrebbero presa. Adesso i passi erano più vicini, passi di svariati uomini. Indossavano scarpe pesanti. Da lavoro, o anfibi. Corse a lungo, cambiando ogni volta direzione senza che i suoi inseguitori si avvicinassero o si allontanassero. Come era possibile che quel posto fosse così grande? Aveva corso per mezz’ora, sentiva i polmoni bruciare per la stanchezza, ma le sembrava di continuare a percorrere gli stessi corridoi. All’improvviso la verità si affacciò ai suoi occhi, evidente. Stava sognando, era immersa in un sogno in cui il subconscio mescolava gli eventi dell’ultimo periodo e le paure del futuro. Arrestò la sua corsa e provò a svegliarsi, ma il suo tentativo fu vano. Era intrappolata in quel sogno, costretta a viverlo fino alla fine. Ricominciò a correre. Era decisa a non farsi prendere da quegli uomini. Davanti a sé vide il corridoio aprirsi verso una stanza illuminata, forse un’uscita. Accelerò il ritmo della corsa, disperata. Ormai sentiva il fiato degli uomini sul collo, sentiva l’odore dei loro corpi sudati a pochi metri da lei. Non avrebbe dovuto fermarsi, erano bastati quei pochi secondi ...
    ... per consentire ai suoi inseguitori di raggiungerla. Arrivò alla fine del corridoio ed entrò in una enorme caverna a cupola semisferica. Al centro della caverna si trovava un grande trono rialzato, su cui era seduto un uomo nudo. Era immerso nella penombra e non riusciva a riconoscere i suoi lineamenti. Ai suoi piedi erano inginocchiate due donne che gli accarezzavano il membro eretto. Solo quando fu a una decina di metri dall’uomo riuscì a riconoscere il suo volto e si bloccò, raggelata. Era Giovanni, il volto sfigurato da un sorriso malvagio. -Ciao tesoro.- La salutò lui con voce beffarda. ‘Ti aspettavo.- -Giovanni, aiutami!- -Certo, ti aiuterò’ ma prima devo giudicarti. Devo farlo, capisci? E’ il mio ruolo.- -Giudicarmi? Per’ per cosa?- In quel momento i suoi inseguitori la raggiunsero. Una decina di mani la abbrancarono, stringendole le braccia e le gambe. Sentì toraci villosi aderire alla sua schiena, membri eretti premere contro le sue natiche. Non riusciva a muoversi né a urlare. -Per cosa ti devo giudicare? Lascio la parola all’avvocato dell’accusa e boia.- Arianne guardò nella direzione indicata dal suo fidanzato e spalancò la bocca. Poco lontano era comparso Martini. Indossava un paio di pantaloni in pelle nera aperti sul pube, da cui usciva il suo membro eretto. Il petto era coperto da borchie e in mano reggeva una frusta. -L’accusa &egrave di essere una cagna, una sgualdrina che gode a farsi scopare da chiunque. Di essersi spogliata e masturbata nell’ufficio del ...
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