1. Pericolose VariAzioni sul Tema


    Data: 10/08/2024, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: Tulipano_Nero, Fonte: RaccontiMilu

    ... buon grado. Si sistemò accanto a me, alla mia destra, mentre Ambra era alla mia sinistra e Guglielmo, dunque, accanto a mia moglie. Parlammo del più e del meno,ma mia moglie mostrò interesse per lo più per la dipendente del locale. Rambaudi ed io bevevamo e fumavamo i nostri sigari. Chiesi ad un ‘altra cameriera del whiskey . Arrivò un ottimo irlandese invecchiato. Poggiò la bottiglia e iniziammo a sorseggiarla. Le donne al nostro tavolo, dunque, iniziarono a parlottare e ad avere un atteggiamento più amichevole, sfiorandosi a volte le mani ed imboccandosi a vicenda nel degustare tartine al caviale e frutta fresca di stagione. Guglielmo propose un giro del locale, per mostrarci la parte celata ai più, di cui avevo sempre sentito parlare, ma che non avevo mai visionato. Accettammo di buon grado anche se l’alcool impediva una perfetta deambulazione. Monica, così si chiamava la ragazza, mi prese per mano, mentre Guglielmo aiuto mia moglie ad alzarsi dal comodo divano di pelle. Dunque la prese sottobraccio e si incamminarono ,traballando un po’ per l’effetto del mix di whiskey e dello champagne. “Andiamo “disse sicuro. Ero piuttosto curioso, ci addentrammo nel lungo corridoio che mostrava ai lati le stanze riservate e poi salimmo le scale che ci portarono ad uno dei piani lussuosi del locale, dove si poteva a detta del nostro Cicerone, prendere una suite. All’occorrenza,si intende . Scherzava lui, ma sono certo che un pensierino lo aveva fatto su questa eventualità, anche se ...
    ... molto remota. Salendo le scale si staccò dal braccio di Ambra e rallentò con astuzia adducendo la scusa di dover trovare e inforcare gli occhiali. L’escamotage gli consentì di vedere il bel culo di mia moglie, fasciato dall’abito bianco ricamato, le sue generose forme che oscillavano eleganti davanti ai suoi occhi da porco. Niente, le scale non mi portano bene , rammentandomi l’ amaro ricordo di ciò che era capitato nel mio salone. Monica, invece, mi stringeva la mano e mi parlava dolcemente della storia del locale e del suo lavoro,che a detta sua, amava molto. Ero molto preso da lei, ma ero allo stesso tempo guardingo nei confronti di Ambra e Guglielmo. Concluso il giro e la relativa visita tornammo dallo stesso corridoio . Formavamo una fila di 4 da destra : Rambaudi,mia moglie,Monika ed io. Fu lì che mi accorsi con la coda dell’occhio di una mano che scivolò, per casualità “sicuramente” ,sul fondoschiena di mia moglie. Un tocco con il dorso della mano. Quante cose facciamo noi uomini con il dorso della mano. Tocchiamo e fuggiamo, ci spingiamo sempre con il dorso prima di affondare a piene mani. Il dorso &egrave la scusa, l’assicurazione per evitare una magra fiigura. La brutta copia, la definirei, di una palpata in piena regola . Il dorso dicevo…sul culo di mia moglie che velocissima si spostò con la scusa di saltarmi al collo per un abbraccio. Inutile dire che ne fui felice. Dopo la serata a casa mia con Sebastian, questa era davvero un’iniezione di fiducia per me. Tornammo a ...
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