Il bello dei b&b
Data: 04/08/2024,
Categorie:
Etero
Autore: LoveFree90, Fonte: Annunci69
Avevo bisogno di evadere, di stare da solo qualche giorno. Lontano dalla routine quotidiana. Sarebbe andato bene qualsiasi posto, l’importante che fosse una zona dove non c’era rischio che incontrassi qualcuno di conosciuto. Se proprio doveva capitare di fare quattro chiacchiere, doveva trattarsi di un viso nuovo e possibilmente di una donna. Nei miei pensieri c’era quello di scopare, solo per il gusto di farlo, senza lasciare strascichi. Nel caso non avessi incontrato nessuna avrei optato per qualche escort. Non mi importava. Volevo solo fare sesso senza alcun tipo di coinvolgimento. Scelsi Bologna, non ci ero mai stato ma ne avevo sempre sentito parlar bene, e viste le mie intenzioni avevo già consultato un sito di incontri a pagamento. L’obiettivo praticamente era staccare la spina ed eiaculare. Punto.
Arrivai con il treno alle 18:30 circa. Avevo prenotato un BB non molto distante, e avevo intenzione di raggiungerlo a piedi e fare quattro passi, ma siccome faceva freddo e piovigginava salii sul primo taxi e in 5 minuti ero a destinazione.
La reception restava aperta fino alle 18 per cui mi mandarono su whatsapp i codici per aprire il portone, e quello per la cassetta di sicurezza per prendere la chiave della stanza.
Entrai in ascensore e mentre si stavano per chiudere le porte una ragazza di corsa entrò dentro.
-“Giusto in tempo..”
-“Che piano?” Chiesi.
-“Secondo, alloggio al B&b.”
-“Ah bene anche io.”
Alta un metro e sessanta circa, capelli ...
... neri e occhiali neri spessì che nascondevano un po’ due occhi scuri e grandi e labbra carnose ma non troppo. Indossava un pantalone corto nero e calze spesse con disegni ricamati, un maglione arancione a collo alto è un cappotto lungo nero aperto. Il maglione era molto aderente disegnava in modo perfetto un seno grande, una quarta doveva essere. Il sedere era nascosto dalla lunghezza del cappotto, ma di sicuro sopra quelle gambe e sotto quelle tette ci doveva essere un bel culone.
La osservavo dallo specchio dell’ascensore.
-“Appena arrivato?”
-“Si adesso proprio. Tu?”
-“Io sto da tre giorni, parto domani mattina.” Rispose.
-“Sei campana mi sa, giusto?”
-“Sisi della provincia di Salerno. Tu? Sei di Napoli scommetto.
-“Si vede così tanto?” Chiesi sorridendo.
-“Abbastanza dai, voi napoletani avete qualcosa in più.”
Quest’ultima frase mi lasciò un attimo interdetto. Ci stava provando? Voleva che ci provassi io? O mi stavo facendo un film come al solito?
Non ebbi il tempo di rispondere che si aprirono le porte. Ci incamminammo verso le stanze.
-“Ecco io sono arrivato.”
-“Oh siamo vicini di stanza quasi, io sto alla fine del corridoio.”
-“E’ stato un piacere.” Dissi.
-“Piacere mio.” Si girò mentre camminava.
Temporeggiai prima di aprire la porta facendo finta di prendere delle cose dalla tasca. Volevo vedere la stanza e se mi avesse guardato ancora. Se si fosse rigirata prima di entrare allora voleva scopare.
Apri’ la porta, prima di ...