1. La mia amica vale


    Data: 10/09/2018, Categorie: Etero Autore: DangerousMind, Fonte: Annunci69

    ... “Perch&egrave mi hai fermato? Sono rimasta a metà così”
    
    Io: “Volevo mostrarti, non farti violentare. Inoltre mi hai lasciato con la voglia, ed ho ricambiato il favore”
    
    Vale: “Bastardo. Ora andiamo a casa? Dai, ho voglia”
    
    Io: “Finalmente ti stai lasciando andare. Avevi paura, ora ti sei convinta che era inutile?”
    
    Vale: “In effetti…”
    
    Io: “Ora torniamo in appartamento e poi facciamo qualche numero”
    
    Vale: “Tipo?”
    
    Io: “…69…” dico io ridendo
    
    Vale: “Scemo! Ho voglia di godere, puoi farmi di tutto!”
    
    Io: “Lo farò. E alla fine, credo che ti riempirò ancora, tanto ormai….”
    
    Mentre Vale si sta rivestendo, io sistemo e prendo su la mia attrezzatura fotografica. Sistemando le reflex nello zaino, mi torna alla mente un pensiero che avevo avuto prima di partire. Avevo messo una corda e una benda nera in una tasca esterna dello zaino ed ora aprendo quella tasca li ritrovo li. “Fantastico” penso. Avendo smesso in anticipo, il sole non &egrave ancora tramontato e decido di approfittarne.
    
    “Aspetta un attimo a rivestirti. Ti voglio fare degli altri scatti, in pineta” le dico io.
    
    Vale: “Daiii, basta con queste foto, sono eccitata, ho voglia, mi vuoi fare soffrire ancora???”
    
    Io: “Dai andiamo, ho un’idea estrema. Una di quelle cose che non avresti mai fatto e che ora invece farai. Dai veloce, seguimi”
    
    Ci spostiamo rapidamente nella pineta li vicino. Trovo un posto abbastanza appartato tra gli alberi, in pratica &egrave aperto solo da un lato.
    
    Le spiego ...
    ... la mia idea e lei mi guarda strano, ma le ricordo chi &egrave che comanda. “Non pensare, esegui e basta!”, le dico, “Ora spogliati!”. Lei si toglie il costume che si era rimessa e rimane ancora una volta nuda, all’aperto.
    
    “E se arriva qualcuno?” protesta lei.
    
    “Per ora siamo soli, e poi anche se fosse? Ti hanno già vista per bene” controbatto io.
    
    La faccio avvicinare a un tronco robusto e mettere, schiena all’abero, sulle ginocchia. le lego un polso con la corda, la passo attorno all’albero facendola passare da sopra a un ramo per tenerla su, e infine le lego l’altro polso. E’ bloccata in ginocchio contro l’albero con le mani alzate. Nuda, le tette sode e piene esposte. Infine le metto la benda nera attorno agli occhi. Essere legata l’ha turbata, ma ora senza la vista dev’essere ancora peggio.
    
    Prendo una bottiglietta d’acqua che avevo nello zaino e ne verso un pò addosso al suo petto, per bagnarla e rendere più lucente la pelle. Le passo con le mani per renderla uniforme. Mi soffermo forse un pò troppo sul seno.
    
    I capezzoli sono turgidi e il respiro non &egrave regolare. Non parliamo, ma capisco che la situazione la sta eccitando.
    
    Mi allontano per scattare. La lascio sola, esposta, vulnerabile. Vale non può vedere se c’&egrave qualcuno che la guarda, o peggio, le si avvicina.
    
    Scatto. Lei può solo sentire in lontananza i miei “click”.
    
    Passa pochissimo tempo prima che si avvicini qualcuno. Mi vede, era uno degli uomini di prima. Dietro di lui ne arrivano ...