Amiche troiette punite dal giardiniere
Data: 29/07/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: pamyzi1, Fonte: Annunci69
Il signor Lorenzo era il giardiniere del collegio, sempre affaccendato e concentrato in ciò che stava facendo, con un'aria perennemente burbera sul viso.
Il collegio aveva un grande parco, ricco di alberi secolari e grandi viali, ampie radure curate col prato all'inglese, siepi di cipresso di Leyland alte più di un uomo e grandi cespugli fioriti nella bella stagione.
Tutto questo ben di Dio vegetale, veniva tenuto in un ordine perfetto dell'instancabile signor Lorenzo, dipendente interno al collegio: come alloggio godeva di una dependance, situata accanto alle scuderie.
Oltre alla cura del parco si occupava anche della logistica della scuderie, mentre per accudire i cavalli veniva ogni giorno uno stalliere dall'esterno.
Lorenzo era un uomo corpulento e massiccio di una cinquantina d'anni, dotato di un viso quadrato adornato da una folta barba rossa, i capelli li teneva praticamente rasati a zero.
Era una sorta di factotum, se sorgeva un problema di ordine pratico all'interno della struttura, veniva chiamato lui a occuparsene.
Spaziava dall'idraulica all'impiantistica elettrica, abile a interventi di manutenzione edile o decorazione, sovente lo vedevi girare in tuta con una cassetta d'attrezzi a tracolla.
Quando l'erogatore della doccia, nel bagno della camera che dividevo con Marika, la mia compagna, iniziò a sputare l'acqua a singhiozzo inondando il pavimento, intervenne lui per sistemarlo.
Era anche un gran ficcanaso il nerboruto signor Lorenzo: in ...
... quella occasione non si era limitato alla riparazione idraulica, ma approfittando del fatto che fossimo impegnate a lezione, si mise a curiosare tra le nostre cose.
Quella mattina saltammo l'ultima ora di insegnamento per via di una indisposizione della docente di Storia, quindi ci fu permesso di rientrare nelle nostre stanze con un'ora di anticipo.
Marika e io, giungendo alla camera, ci accorgemmo subito della sua presenza per la cassetta degli attrezzi che giaceva, aperta, accanto alla porta socchiusa del bagno.
Era evidente che il signor Lorenzo fosse li, intento al suo lavoro, stranamente però non si udiva alcun tramestio che segnasse una qualche attività in opera.
Per la verità il silenzio era totale e dallo stanzino non proveniva neppure un respiro.
Anche noi entrando dovevamo essere state assai silenziose, perché lui non dava segno di essersi accorto della nostra presenza.
Poi percepimmo un lieve, quanto misterioso gorgoglio, un rumore del tutto simile a quello dei neonati durante la poppata.
A quel punto ci guardammo con aria interrogativa, e Marika sicuramente più sveglia di me intuì al volo l'anomalia della situazione: mi fece cenno. con un dito sulle labbra, di tacere e non fare rumore.
Insieme, in punta di piedi, scivolammo silenziose sulla moquette della stanza e ci apprestammo allo spiraglio della porta del bagno.
Ciò che apparve ai nostri occhi fu stupefacente: il signor Lorenzo stava seduto sul coperchio chiuso della tazza del water e ...