Attimo
Data: 27/07/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Albe974, Fonte: EroticiRacconti
Si erano conosciuti molto tempo fa, un uomo sulla quarantina fisico atletico, non un figo, ma con un quel qual cosa di non so che, che attirava le donne, una donna sui trentacinque anni, con un carattere forte quanto lui, abituata a trattare alla pari gli uomini e qualche volta a comandarli, con un fisico non da pin app, ma con tutte le curve al posto giusto, un culetto ben pronunciato e una quarta di seno che ispirava molti uomini che la incontravano.
Per varie vicissitudini nessuno dei due aveva mai pensato di ispirare all’altro quel desiderio che porta un uomo e una donna a superare il limite dell’amicizia.. Finche…...
Finche una sera erano entrambi in quella fase che basta una scintilla a far scatenare l’incendio, e fu lei a iniziare con ciao come va.
Senza rendersene conto lui rispose potrebbe andar meglio.
Continuarono a scriversi e lentamente a passare da discorsi seri a cose facete finche iniziarono i doppi sensi, le risate e ad entrambi inizio a crescere il desiderio, la voglia.
Fu lui a andare per primo altro facendole capire che non aveva molta voglia di parlare ma voleva soltanto agire, e lei di rimbalzo stette al gioco e gli disse che stava entrando in doccia.
Ciò porto ad entrambi al punto di non ritorno e fù lui a tentar l’azzardo… Se vieni qua ti lavo la schiena…
Dall’altro lato un brivido percorse la schiena di lei, non ci penso due volte…. Arrivoooo..
Il tempo di posare il telefono e sistemare l’appartamento incasinato di un uomo ...
... che suonò il campanello.
Non ci fu neanche il tempo di un ciao che si trovarono corpo a corpo con le lingue che esploravano le bocche dell’altro/a
Prese l’iniziativa e la fece girare appoggiandola al muro, inizio a baciarle il collo e con una mano ad accarezzarle da dietro i seni da sopra la camicetta semi sbottonata che lei si era messa per metter in risalto il seno non sostenuto da nessun reggiseno
I capezzoli iniziarono a indurirsi e lei a gemere sempre più, alchè lui le mise una mano in bocca come a tentar di placare i rumori del desiderio di lei, ma non passò molto che lei gliela morse facendolo indietreggiare per un momento per poi riappoggiare il suo corpo sulla sua schiena e portare la sua mano tra le gambe di lei, che pensava di esser protetta dai jeans attillati che mettevan in risalto le sue natiche, ma che non aveva previsto che lui preso dall’impeto aveva premuto in modo deciso facendo si che le mutandine che portava si erano conficcate nelle labbra della figa scatenando una marea di umori repressi inzuppandole completamente.
Era arrivato il momento di girarla e di far sparire quella camicetta, che volo sul divano li vicino, e tuffarsi tra i suoi seni e succhiarli avidamente.
La sollevo e la porto sul divano dove lei si fece adagiare seduta e mentre lui tento di salirlo sopra lo blocco, aveva altro in mente prima di esser posseduta.
Lo fece stare in piedi e inizio a sbottonargli i pantaloni, si rallegro quando infilandoci una mano non trovo le ...