Boogie
Data: 23/07/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Sensazioni
Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu
La pista del dancing, è leggermente viscida, quasi come se il sudore dei ballerini si fosse appiccicato sul pavimento opaco, e consumato, dal molto cuoio che, nelle lunghe serate invernali ,lo ha calpestato. Il tipo con cui sto ballando mi ha rimorchiata all’uscita del cinematografo, con la solita frase banale, “Signorina, potremmo finire la serata insieme, magari a bere un cordiale, oppure se vuole una meringa con le nocciole, nella cremeria sotto ai portici”. Lo soppeso con lo sguardo, ha un bel vestito gessato, profuma di coloniale, dalle mani mi sembrerebbe uno che non lavora, il classico viveur, in cerca di un’avventura. “Ha l’auto lei?”, gli chiedo con fare distaccato. “Certo signorina, un Alfa Romeo Millenove”. “Bene allora mi piacerebbe finire la serata in un locale da ballo, lei conosce il Mocambo?” Vedo gli occhi che gli brillano, mi dà il braccio e mi scorta nel parcheggio dove ha sistemato la sua Millenove fiammante, pronta per spalancargli il mondo dell’ignoto. L’orchestra pulsa sul palco, i sassofoni pompano le note nell’aria, mentre l’uomo mi cinge la vita e sento dal suo collo fuoriuscire odore di tabacco e cuoio, osservo il palco, i musicisti dondolano, solo il pianista saltella sullo sgabello, mentre pesta con le mani i tasti, e il batterista con uno sguardo cattivo, osserva i ballerini che ondeggiano sulla pista. Alcune perline di sudore si stanno formando sotto al ciuffo impomatato del mio cavaliere, solo ora noto che ha gli occhi da coccodrillo, ...
... probabilmente mi vorrebbe mangiare, attende solo che io dia il segnale, raccogliere quel piccolo cedimento, che gli permetta di esplorare la mia intimità, far esplodere la sua voglia di dimostrarmi il suo vigore. La canzone andava avanti, diceva e non diceva, sembrava un palmizio prima di una mareggiata, ormai tutti i ballerini erano ipnotizzati dalle note, alzo gli occhi ,i due grossi ventilatori che ronzano e spostano l’aria mischiando gli afrori, le voglie mal represse di sesso appassionato, ogni maschio vorrebbe possedere la propria preda direttamente sulla pista, tra le note scomposte e ritmate del boogie. Vedo la cassiera, mi accorgo che mi sta fissando, i nostri sguardi si incrociano per un istante, lei è una pechinese in caccia di selvaggina, mi sembra di sentire i suoi denti che affondano nelle mie parti più desiderose , finalmente il senso della nottata prende piede. Divento più lasciva, mi faccio stringere più forte, spingo una coscia nei paraggi della zona proibita, e sento che c’è molta brama, ma non mi allontano, anzi sfrego, è il segnale che lui attendeva. Ora vorrebbe affrettare i tempi, già si immagina la scena, la stanza di quell’alberghetto a ore, io in sottoveste senza mutande sono sdraiata , mi slaccia il reggicalze, per poi senza avermi nemmeno del tutto spogliata, mi entra dentro, qualche colpo deciso, poi l’esplosione, senza sapere se ho goduto. Ma il susseguirsi delle note continua, un certo odore di vernice e sudore improvvisamente si fa strada nello ...