Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 10
Data: 16/07/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autoerotismo
Tradimenti
Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu
... mi sono svegliata perché avete lasciato il balcone aperto ed entra un’aria gelida poi mi sono girata e non c’era più nessuno” mentre lo diceva si stiracchiava e sbadigliava, poi si sedette al centro appoggiando la schiena e la testa su Matteo e le gambe sulle mie.
Matteo le diede un bacio e le accarezzo la guancia lei prese il braccio e si fece abbracciare dicendo:” ho freddissimo” non era la Silvì della sera precedente questa era una bimba in cerca di coccole, sembrava indifesa e sprovveduta, cozzava pesantemente con Silvì che la sera precedente aveva diviso il suo amore con me.
Rimanemmo un po’ di tempo cosi in silenzio, io guardavo mia sorella beata tra le braccia di Matteo poi decisi di andare giù con la scusa del freddo.
Andai in camera mia che versava in un disordine allucinante così decisi di mettere un po’ d’ordine da quando avevo messo le mie cose nell’armadio il primo giorno poi avevo buttato tutti i vestiti su di una sedia.
Rimasi in camera per un paio d’ore ogni tanto sentivo la porta del bagno e Matteo e Silvì parlare, ma non uscii perché volevo che parlassero tra di loro, verso le dieci e mezza mia sorella entrò nella mia stanza e mi chiese se volevamo andare in spiaggia, io avevo già messo il costume così presi la borsa ed andammo, mentre scendevamo la scalinata per arrivare alla spiaggia ci raggiunse di corsa Matteo che quando eravamo uscite si doveva ancora cambiare.
La mattinata fu tranquilla nulla di speciale la spiaggia era semi vuota in ...
... quanto il tempo non era dei migliori con il sole che andava e veniva.
Tornammo a casa verso mezzo giorno, ma prima passammo per un negozietto per fare la spesa, mentre io vagavo per il market alla ricerca di uno shampoo delicato ed una crema corpo idratante si avvicinò mia sorella mi diede un bacio sulla guancia mi disse:” sei troppo dolce grazie” io mi girai e le chiesi perché, ma lei mi disse che me l’avrebbe spiegato dopo.
Rimasi interdetta ed innervosita (essendo curiosa odio quando mi rimandano le spiegazioni) uscimmo dal market ed andammo a casa.
Non ci fu neanche bisogno di farci la doccia, quindi cucinammo e pranzammo.
Dopo pranzo andammo sul terrazzo e dopo le classiche telefonate di rito dei nostri genitori, mi misi a sentire la musica leggendo un libro, ma mentre stavo tranquilla iniziò a piovere, ma che dico piovere diluviare.
Corremmo tutti in casa trascinandoci i cuscini per non farli bagnare, io andai in camera a cambiarmi, quei pochi minuti erano bastati ad inzupparmi da capo a piedi.
Entrai in camera e mi spogliai, presi un asciugamano e mentre decidevo cosa mettermi me l’avvolsi all’altezza del seno, aprii l’armadio dove avevo buttato alla bene e meglio tutta la roba che avevo ammonticchiato sulla sedia e iniziai a scavare per trovare un pantaloncino ed una maglietta, sentii aprire la porta era Silvì che ridendo indicò l’armadio dicendomi:” vedo che hai fatto ordine!” io non le risposi neanche, a casa a Benevento ormai si era rassegnata e non ...