Giornalista di guerra
Data: 15/07/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: darksideof84, Fonte: RaccontiMilu
... si andarono ad accomodare su un divano distante, tenendo comunque la giornalista sott’occhio.
La mano di Miss Samantha scivolò subito nei pantaloni dell’omone tirando fuori un pene di notevolissime dimensioni, forse non largo e grosso come quello di Samir, ma sicuramente più lungo. La donna cominciò a leccare la cappella e fare su e giù con la testa voracemente, come un’assatanata. L’uomo con una mano cominciò a strizzare i grossi seni della donna, mentre l’altra l’infilò nei pantaloni tentando un ditalino. La donna non si staccava da quell’enorme palo, insalivandolo e succhiandolo senza sosta. Dopo alcuni minuti di autentica furia, l’uomo prese per i capelli la donna e la mise faccia sul divano, abbassandole con una sola mano i pantaloni già sbottonati. Miss Samantha non portava biancheria.
Messa la donna a pecorina, l’uomo puntò direttamente la grossa cappella sul suo sfintere, dopo aver lubrificato l’entrata con un po’ di umori della donna, già completamente bagnata. L’uomo cominciò a pomparla come un animale senza sosta, alternando grosse impalate a forti sculacciate. La donna non fece una piega ed anzi spalancò ancora di più le gambe per sentire i colpi affondare con ancora più enfasi.
Lo spettacolo animalesco andò avanti per alcuni intensissimi minuti; l’uomo esausto eiaculò in maniera fragorosa, tenendo il suo arnese ben piantato nel suo culo negli ultimi istanti, quasi a voler sigillare quell’unione. L’uomo si staccò dalla donna, il cui sfintere risultò ...
... oscenamente aperto colando tutto il seme, regalo dell’uomo.
Dopo aver grugnito ed essersi lasciato andare soddisfatto della prestazione, l’uomo concluse con un lapidario “adesso voglio lei”.
Continua…
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I due aguzzini riposavano ormai da qualche ora sul divano, dopo essersi accoppiati come animali ed aver martoriato la povera giornalista. Sara era rimasta in uno stato di semi incoscienza dovuto alla serie di orgasmi fortissimi che le aveva eliminato tutte le forze e le resistenze. Si sentiva stanca, si sentiva sporca, lo stato di confusione era diventato parte di lei. Ma soprattutto si sentiva oscenamente aperta e violata, sopraffatta.
Le sue labbra erano diventate iper screpolate e secche, non mangiava e non beveva da tempo indefinito, aveva perso la cognizione del tempo, non avendo seguito il numero di albe e tramonti. Forse un giorno, forse due, forse una settimana…ormai per lei il tempo era diventato un concetto relativo. Non voleva dare ragione al Maggiore Smith, era ancora convinta che fossero tutti a cercarla. Sarebbe stata questione di tempo prima di essere liberata e gli aguzzini consegnati alla corte marziale del loro paese, qualunque esso fosse.
Sara aprì e mosse le labbra quasi a voler parlare. Un filo di fiato sfiorò le sue labbra senza far rumore. Riprovò. “acchhhh”, “acqhhhhhhh”. Cercò di mettersi un pochino in posizione più dritta, sebbene fosse totalmente legata a quella poltrona da torture. Mosse il ...