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Dominazione
Data: 05/07/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Banalmente, Fonte: EroticiRacconti
Ti vedo in piedi, bellissima, timida. Ho fatto tutto io. Sedotta, condotta. Ti ho portato nel mio appartamento. Con raffinatezza ma anche con decisione. Eri in piedi. Vestita. Ti ho guardato. Tu guardavi in basso ma i nostri occhi ogni tanto si incrociavano. Ti ho osservata come a giudicarti e tu sentivi e senti quei miei occhi che ti indagano, ti seducono, ti conducono. Ti giro intorno e ti slaccio il vestito che cade a terra. Sei quasi nuda. Con le braccia che si chiudono a pugno nel gesto di nascondere i seni. Sei davanti al mio volere. Sei con i tacchi, in piedi. I seni nudi ma coperti per pudore come in preghiera. La mia non è violenza, non potrei mai. Mi piace usare il cervello per condurti. Mi avvicino, tu ferma, in silenzio e ti tolgo le mutandine. E facendolo mi inchino a te. Non dovrei. Sono io il padrone. Tu nuda, in piedi, alta, come dicevo in preghiera. Ti osservo. Mi piace vederti obbedire. Con un gesto ti conduco al letto. Stringo i polsi, più di quanto farebbe una amante, molto meno di quanto tu possa percepire dolore. Senti la mia decisione. Ferma. Irrimediabilmente. Mi guardi timida. Come a chiedere. Ad aspettare. Prendo il comando, è mio compito, ed inizio con foga a possederti. Percepisco la tua voglia ed il tuo desiderio. Mi sussurri in un orecchio, timidamente, una frase : "Lei mi sta facendo godere, come nessuno mi ha fatto godere prima. Mi scopi pure e continui, come sta facendo. Lei, ora." In quella frase, detta stringendo la figa attorno al mio cazzo come un atto di imperioso comando, con quel Lei che apparentemente mi pone lontano, detto guardandomi con gli occhi dritti nei miei, ho trovato tutto il suo gioco, timidezza, malizia, candore, perversione, innocenza, amore sesso, perdizione. Ho capito in un lampo, che ero completamente soggiogato al suo volere ed al suo potere. Come il più umile degli schiavi.
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