1. Più che toro, vitellino


    Data: 30/06/2024, Categorie: Prime Esperienze Hardcore, Maturo Autore: MasterOZZY2, Fonte: xHamster

    ... mozziconi sotto al mio finestrino.
    
    Vidi una macchina parcheggiare accanto a me, l 'occupante mi sorride e scende.
    
    Li finalmente la vedo meglio (tenete presente che le fotocamere digitali non erano diffuse ed i modem erano a 56k).
    
    Aveva delle scarpe nere con un tacco non molto alto sarà stato un 8 delle calze scure ed una gonna lunga ben sotto il ginocchio con uno spacco laterale, una giacca anch'essa scura con sotto una maglietta scollata chiara, aveva 2 tette SBALORDITIVE e dei capelli mossi color rosso mogano .
    
    Appena la vidi rimasi incantato, non si poteva certo dire che si trattasse di una modella, ma pensai subito al tempo impiegato per vestirsi cosi per me, all'accuratezza con cui avesse scelto gli abbinamenti per ottenere il giusto compromesso fra la porcaggine e l'eleganza, insomma in quel momento mi parve una delle donne più belle che avessi mai visto, infatti rimasi impalato come un pirla, fù lei a stamparmi un bacio sulle labbra ed a dirmi “allora andiamo ?” ci mancò poco che non gli risposi “dove” ma fortunatamente almeno questa volta non fui così scemo.
    
    Appena salito in auto, iniziai a dirigermi verso il motel, tenni la luce accesa dell'abitacolo perchè volevo guardarla meglio, lo spacco della gonna anziché sul lato, si trovava quasi sul davanti lasciando scoperto il bordo delle autoreggenti ed un lembo di pelle chiara .
    
    A causa di una curva più spericolata del solito lei trovandosi sbilanciata fu spinta dal mio lato e fu in quel momento che mi ...
    ... disse una frase che non dimenticherò mai, ovvero “se volevi che venissi li non dovevi che chiedere “ in quel momento la guardai (con quello che credevo essere un sguardo da macho) e la baciai saggiando la consistenza di una di quelle mammelle madornali che faticava a starmi in mano.
    
    La mia mano si spinse sul suo ginocchio per dopo risalire fino al bordo delle calze e lei con un gran sorriso apri ancor di più le gambe mostrandomi il triangolino di stoffa che separava i miei occhi da ciò che il mio cazzo desiderava.
    
    In quel momento ebbi la strana sensazione di non aver ben compreso chi fosse stato la preda e chi il cacciatore.
    
    Durante il viaggio la mia mano destra passo più tempo sul suo corpo che sul volante e la sua mano sinistra continuava a giocherellare con la patta dei miei jeans.
    
    Arrivati alla reception consegnammo i documenti e lesti lesti ci recammo in camera.
    
    Una volta dentro mi sembrava giusto brindare al nostro incontro con lo spumante del frigo bar (che avrebbe costituito la metà del conto) mentre io versavo da bere lei si sedette sul letto, bevemmo e mi avvicinai a lei.
    
    Immediatamente le mie mani si fiondarono sotto la sua gonna (che lei prontamente tolse in quanto al marito aveva detto che sarebbe andata a ballare e non ad un incontro di wrestilng qindi sgualcita si ma strappata no)
    
    Passai i primi minuti a mungere, succhiare, mordere quelle immense montagne morbide mentre le mie mani esploravano i pertugi del su corpo.
    
    La sua figa era un ...